Senato, sì all’omicidio stradale. Ma il governo viene battuto due volte

10 Giu 2015 18:10 - di Redazione

Dopo la bocciatura in commissione sulla scuola, il governo è stato di nuovo battuto al Senato: questa volta sul ddl per l’omicidio stradale e due volte di seguito. Il governo aveva dato parere contrario su tre emendamenti: il 114, il 115 e il 117 (il 114 e il 115 però sono uguali e c’è stata una sola votazione), ma l’Aula li ha approvati comunque. Il relatore Giuseppe Cucca si era rimesso all’assemblea. Si tratta delle proposte di modifica presentate dai senatori Luis Alberto Orellana (Misto) e Marco Filippi (del Pd). In particolare gli emendamenti «escludono l’estensione della pena della reclusione da sette a dieci anni ai casi in cui i conducenti di veicoli a motore cagionino la morte di una persona a seguito di attraversamento del semaforo rosso, inversione del senso di marcia, sorpasso in corrispondenza di un attraversamento pedonale».

Brutti segnali per il governo Renzi

Certamente la maggioranza lo interpreterà come un fatto tecnico, di nessuna rilevanza politica, ma di certo non è un buon segno per il premier Renzi dopo l’avvio zoppo della riforma della scuola nella Comissione Affari costituzionali: sul parere di costituzionalità al ddl si è avuto un dieci a dieci (che vale da regolamento come una bocciatura) e ora la parola passerà all’aula.

Approvato il ddl sull’omicidio stradale

Il Senato ha poi approvato il ddl sull’omicidio stradale con 163 sì, 2 astenuti e 65 voti contrari. Con questo provvedimento vengono introdotti e disciplinati i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali. Il provvedimento ora passa alla Camera. Con le nuove norme i pirati della strada rischieranno fino a 27 anni di carcere. E’ questa le pena massima prevista per chi guidando in stato di ebbrezza (superando certi valori del tasso alcolemico) o sotto l’effetto di droghe uccide più di una persona e si dà alla fuga. Senza fuga gli anni di carcere sono 18. Se invece la vittima è una, il colpevole rischia fino a 12 anni di carcere, che diventano 18 se fugge dalla scena dell’omicidio. Per quanto riguarda la patente, in caso di omicidio stradale, il ddl prevede una sospensione che può arrivare fino a 30 anni.

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