Scoperta la quinta “lettera” del Dna. Malattie genetiche più decifrabili
È ancora presto per stabilire se la scoperta produrrà conseguenze oggi inimmaginabili, ma di sicuro c’è che il Dna, l’acido deossiribonucleico che contiene tutte le informazioni genetiche di ciascun individuo appare sempre meno misterioso. Grazie infatti ad una recentissima ricerca, alcuni scienziati si sono trovati di fronte ad una espansione dell’alfabeto dell’acido dalla struttura a doppia elica accorgendosi che esso non contiene solo quattro lettere, come si era pensato finora, ma cinque.
La formilcitosina individuata nel Dna del topo
Dopo A (adenosina), C (citosina), G (guanina) e T (timina), ecco la nuova 5fC (5-formilcitosina). Nata come una mutazione transitoria della citosina, è poi diventata un “mattone” stabile del codice genetico dei mammiferi. Ad individuarla, nel Dna del topo, sono stati i ricercatori dell’Università di Cambridge, che hanno pubblicato la scoperta su Nature Chemical Biology.
La ricerca è stata condotta dall’Università di Cambridge
Questa lettera “extra” è stata trovata – spiega il coordinatore dello studio, Martin Bachman – «in tutti i tessuti del corpo anche se è presente a livelli molto bassi». La sua funzione è ancora tutta da scoprire, ma la posizione ben precisa che occupa nella molecola della vita lascia supporre che possa modificarne la forma tridimensionale, alterando l’espressione dei geni. A giudizio del coordinatore dello studio Shankar Balasubramanian, «questo cambierà il modo con cui studiamo lo sviluppo e il ruolo che queste modificazioni possono giocare nell’insorgenza di alcune malattie».