Grecia KO: ecco tutti i numeri di un Paese ormai sulla via del fallimento
Il verdetto dei mercati è atteso per oggi, ma la performance economica della Grecia è già ben visibile. Tutto è cominciato nell’autunno 2009, quando l’allora ministro socialista George Padandreou ha rivelato che le statistiche inviate a Bruxelles erano state falsate per poter entrare nell’Eurozona”, ricorda “Il Sole 24 Ore”.
Nel 2009 Atene ammise di aver truccato i conti per entrare nell’euro
Da allora UE e Fmi hanno aperto due paracaduti per 240 miliardi in cambio di un pesante programma di austerity sotto la regia della troika. Cinque anni dopo la gloria dell’antica Olimpia è un ricordo lontano: il Paese e i suoi abitanti appaiono sempre più come un atleta sfinito che ha inanellato una serie di sconfitte. Il Pil prò capite è crollato del 25% e rappresenta il 45% in meno rispetto alla media dcll’Eurozona. La spesa per i consumi è sempre più ridotta al lumicino, così come gli investimenti, scesi di oltre il 9% dal 2010 e con una quota inferiore di 8 punti rispetto alla media euro.
I numeri della Grecia sono quasi da terzo mondo
Anche se il 7% non riesce a garantire ai figli un pasto al giorno con carne o pesce. Pcrsino il riscaldamento non è più essenziale: solo il 38% delle case ha un impianto, rispetto al 73,5% di 5 anni fa. L’unica risorsa che ha resistito agli scossoni è il turismo, che vale il 17,3% del Pil contro il 10,1% del nostro Paese. L’ultima spiaggia che potrebbe rappresentare il nuovo approdo per la rinascita.
La Grecia è un Paese crollato sotto il peso del debito pubblico
I primati collezionati sono in negativo: il debito pubblico al 177% del Pii mette in ombra persino l’Italia, ferma al 132% e vale più del doppio della media della zona euro. Ma anche la disoccupazione, quasi triplicata in cinque anni, oggi è più alta del 14% rispetto a quella italiana e il 15% più alta della media europea. Sul fronte delle imprese il confronto con il nostro Paese è impari: la maggior parte degli indicatori ne certificala perdita di competitivita. Soffrono anche le famiglie che hanno visto calare la spesa media del 26%.