Il 27 giugno ad Ascoli Piceno incontro sulla destra ai tempi dell’Italicum

28 Mag 2015 17:54 - di Redazione

Il 27 giugno ad Ascoli Piceno, nella cornice di Palazzo Dei Capitani, avrà luogo la Leopolda della destra promossa da Guido Castelli, sindaco rieletto della città con il 62% delle preferenze, e da Fabrizio Di Stefano, deputato di Forza Italia. Molti i temi su cui riflettere, dall’interesse nazionale al rispetto e alla tutela della persona, dalla sicurezza dei cittadini alla certezza della pena, dall’immigrazione alla giustizia. Temi con forti elementi di confronto ai quali la politica da troppo tempo non è in grado di dare risposte. Una politica, quella di oggi, che risente di un vuoto da colmare, il vuoto rappresentato proprio da quella destra che per decenni è stata portatrice di istanze fondamentali.

La Leopolda della destra e le questioni sul tappeto

L’iniziativa di Castelli e Di Stefano si configura come un passo importante affinché le diverse anime che formano la destra in Italia, nelle loro differenti esperienze, riescano a trovare un denominatore comune, offrendo così una risposta politica reale assieme alle categorie professionali, ai giovani, ai disoccupati e ai pensionati. «La libera iniziativa merita una politica che la tuteli e la sostenga?» è una delle questioni che pongono sul tappeto Castelli e Di Stefabi. «La riduzione della pressione fiscale dev’essere ancora considerata uno strumento primario per il rilancio dell’occupazione e dell’economia? Il futuro delle nuove generazioni continua ad essere l’obiettivo cui ogni governo deve tendere?». La risposta positiva è d’obbligo, il problema è  “come” fare per avere risultati. In sostanza, occorre una ricetta. Una ricetta di destra.

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