Il 27 giugno ad Ascoli Piceno incontro sulla destra ai tempi dell’Italicum
Il 27 giugno ad Ascoli Piceno, nella cornice di Palazzo Dei Capitani, avrà luogo la Leopolda della destra promossa da Guido Castelli, sindaco rieletto della città con il 62% delle preferenze, e da Fabrizio Di Stefano, deputato di Forza Italia. Molti i temi su cui riflettere, dall’interesse nazionale al rispetto e alla tutela della persona, dalla sicurezza dei cittadini alla certezza della pena, dall’immigrazione alla giustizia. Temi con forti elementi di confronto ai quali la politica da troppo tempo non è in grado di dare risposte. Una politica, quella di oggi, che risente di un vuoto da colmare, il vuoto rappresentato proprio da quella destra che per decenni è stata portatrice di istanze fondamentali.
La Leopolda della destra e le questioni sul tappeto
L’iniziativa di Castelli e Di Stefano si configura come un passo importante affinché le diverse anime che formano la destra in Italia, nelle loro differenti esperienze, riescano a trovare un denominatore comune, offrendo così una risposta politica reale assieme alle categorie professionali, ai giovani, ai disoccupati e ai pensionati. «La libera iniziativa merita una politica che la tuteli e la sostenga?» è una delle questioni che pongono sul tappeto Castelli e Di Stefabi. «La riduzione della pressione fiscale dev’essere ancora considerata uno strumento primario per il rilancio dell’occupazione e dell’economia? Il futuro delle nuove generazioni continua ad essere l’obiettivo cui ogni governo deve tendere?». La risposta positiva è d’obbligo, il problema è “come” fare per avere risultati. In sostanza, occorre una ricetta. Una ricetta di destra.