Culle vuote nella ricca Germania: «Più figli oppure più immigrazione»
“Per la Germania la scelta è netta: «Più figli oppure più immigrazione». Stephan Sievert, un economista dell’Istituto per la popolazione e lo sviluppo di Berlino, ritiene che, di fronte al crollo delle nascite che è ormai diventato cronico nel Paese, l’alternativa sia questa. E che, nel breve periodo, anche la risposta sia chiara: più immigrazione, dal momento che, anche se la fertilità, bassissima, facesse un balzo improvviso, servirebbero almeno due decenni prima che i nuovi nati raggiungessero l’età da lavoro. La questione demografica è tra le più discusse dai tedeschi ed è una delle ossessioni di Angela Merkel, che vede nei pochi nati il declino tedesco”. Uno studio appena pubblicato ha stabilito che la Germania è il Paese che in assoluto fa meno figli al mondo: fino adesso si sapeva che il record negativo valeva per l’Europa, che il Giappone faceva peggio; ora il sorpasso tedesco è avvenuto”, racconta “Il Corriere della Sera”.
Dieci milioni di tedeschi in meno nei prossimi 50 anni
La demografia conta. Lo studio congiunto segnala che altri Paesi, in Europa, sono in un trend preoccupante: il Portogallo, con 9 nati per mille abitanti ogni anno, e l’Italia con 9,3. Lontani dalla Gran Bretagna e la Francia, attorno a 12,7. Sievert nota che il tasso di fertilità — cioè il numero di figli per ogni donna — in Germania è di 1,4: per mantenere costante il numero degli abitanti (al netto dei flussi migratori), dovrebbe essere un po’ superiore a due. Sulla base di questa tendenza, la Germania (come tutti i Paesi che fanno pochi figli) è destinata a vedere ridotta drasticamente la popolazione.
E la Germania non accetta più alti flussi di immigrazione
Di recente, l’immigrazione netta — l’anno scorso 1,2 milioni in entrata, 800 mila in uscita — ha reso la situazione meno drammatica, ma non si può contare sul fatto che i flussi migratori siano sempre elevati e siano accettati da un elettorato tedesco che si restringe e teme di perdere le sue peculiarità. Il ministero degli Interni di Berlino prevede che la popolazione, oggi di 81 milioni, scenderò a 65-70 milioni nel 2060, «un declino tra il 15 e il 21% in 60 anni».