Valori del 25 aprile o valori economici? Lite semantica fra Coop e Cgil

24 Apr 2015 19:49 - di Paolo Lami

Una lite fra comari. Da una parte la Coop, dall’altra la Cgil. Materia del contendere la “sacralità” del 25 aprile. Una sacralità che si squaglia come neve al sole davanti all’odore dei soldi. Business is business. E, quindi, questa è la sostanza del ragionamento, si può chiudere un occhio anche  di fronte al totem intoccabile della”Liberazione“.
La ricorrenza che fa andare in brodo di giuggiole l’Anpi e la sinistra più di un comizio di Bersani ha fatto accapigliare, questa volta, la Cgil ligure e la Coop Liguria per una vicenda che potrebbe sembrare marginale. Una questione, diciamo così, semantica. Oggetto del contendere l’apertura dei supermercati a marchio Coop nel giorno della “Liberazione“, iniziativa fieramente osteggiata dalla Filcams Cgil. Motivo? Una questione di valori.
«Sulle porte Coop, che proprio quest’anno compie 70 anni, avremmo voluto vedere scritto “chiuso per valori“», spiega un affranto Giovanni Bucchioni, segretario regionale Filcams.
La Cgil intendeva valori etici, la Coop ha capito male e pensava che si riferissero ai valori economici. Un’incomprensione fra sordi, insomma. Una mera questione semantica. O forse no.

Scambi feroci di accuse fra Coop e Cgil Liguria

«Siamo delusi più che arrabbiati –  spara ad alzo zero Bucchioni mirando dritto contro il colosso del commercio – non solo con Coop ma con tutti quelli che utilizzano per business la festa laica più importante d’Italia».
«La Cgil ci fa volantinaggio contro – replicano inferociti da Coop – ma l’apertura del 25 Aprile è stata concordata con tutti i sindacati al momento del rinnovo dell’integrativo aziendale. In quell’accordo si dice che terremo chiuso il Primo Maggio e che i lavoratori il 25 Aprile saranno retribuiti di più, cosa che in tempi come questi non dovrebbe neanche dispiacere. Inoltre una parte dell’incasso del 25 Aprile – prosegue Coop – sarà destinata ai progetti di Libera e in tutti i punti vendita ci saranno manifesti che indicheranno la ricorrenza e i valori della Resistenza».
Coop Liguria giura che devolverà parte del ricavato della giornata del 25 Aprile per sostenere la partecipazione di giovani liguri tra i 18 e i 26 anni nei campi di volontariato e impegno civile “E!state Liberi” sulle terre confiscate alla mafia. Resta l’incomprensione semantica sul valore da dare ai valori. Come dicevano gli antichi, “pecunia non olet“. O forse sì.

Commenti