Usa e Cuba: crescono gli affari, i dissidenti restano in galera

14 Mar 2015 8:40 - di Roberto Mariotti

Tra Usa e Cuba va in scena il “C’eravamo tanto odiati”. I dissidenti anticomunisti possono aspettare, magari le galere cubane ora sono più accoglienti. L’importante è il nuovo amore sbocciato tra gli Stati Uniti e i figli di Fidel Castro, specie se ci sono di mezzo gli affari. Primi effetti del disgelo in corso tra Washington e L’Avana nella vita di tutti i giorni dei cubani. Per la prima volta in decenni tra i due paesi le comunicazioni telefoniche saranno “dirette”, senza utilizzare, come avviene ora, un sistema che passa da paesi terzi. E ci sono novità anche sul fronte internet, visto che proprio in questi giorni è stato attivato all’Avana, anche se in modo limitato, un primo punto wi-fi gratis. Ad annunciare un accordo telefonico con il gruppo privato Usa Idt è stata l’Etecsa, il monopolio statale del settore: “Il ristabilimento delle comunicazioni dirette – afferma una nota – agevola la qualità nei collegamenti tra i due popoli”.

 Usa e Cuba, il flirt passa per il telefono

Ora, e da tanti anni, chiamare dall’Avana negli Usa è caro e complicato: “Le telefonate hanno un ritardo che disturba la conversazioni”, affermano alcuni dei tanti cubani che telefonano in Florida per parlare con familiari o amici. Quello delle linee telefoniche è stato d’altra parte un tema da sempre molto caldo negli scontri Usa-Cuba. Nel 1999 L’Avana tagliò per esempio il servizio con l’accusa a cinque compagnie americane di non aver pagato 19 milioni di dollari dell’epoca all’Etecsa. Ma è fin dall’avvio dell’embargo di Washington, che le telefonate con gli Usa passavano da paesi terzi. Dal telefono a internet. In questi giorni all’Avana è spuntato il primo wifi gratis presso un centro culturale gestito da Alexis Leyva Machado, artista conosciuto con il nome di “Kcho” e amico di Fidel Castro. Il “centro cultural” di Kcho non si trova nelle zone frequentate dai turisti bensì in un quartiere popolare della capitale: e la password per poter accedere è “uinonsiarrendenessuno” frase pronunciata da uno dei comandanti dei tempi della “relvolucion”. Per ora, nell’isola il servizio internet è disponibile negli hotel o in altri locali a 4,50 dollari l’ora e tramite una scheda rilasciata dall’Etecsa, che poco tempo fa ha tra l’altro smentito l’intenzione di voler diffondere il wi-fi, almeno – ha puntualizzato la società – a breve. L’uso del web dalle abitazioni rimane quindi estremamente limitato.

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