Colpo di mano: adozioni ai single e alle coppie di fatto (anche gay?)
Non piace al Forum delle associazioni familiari la novità introdotta nel ddl di riforma della legge sulle adozioni, che estenderebbe anche ai single (e non solo) la possibilità di trasformare l’affidamento in adozione e che invece, nelle prime versioni del testo, era limitata alle coppie sposate.
Il testo del Senato: adozioni per tutti
Secondo quanto riferisce il Correre della Sera, infatti, la Commissione Giustizia del Senato avrebbe licenziato un testo che, partendo dal fatto che già attualmente una persona sola può avere in affidamento un bambino per un tempo limitato, prevede che l’affidamento possa trasformarsi in adozione per tutti, sia coppie sposate che coppie di fatto e singoli. Le prime versioni del testo del ddl, invece, davano questa possibilità solo alle coppie sposate. «La ratio della limitazione alle coppie sposate – afferma il Forum in una nota – appare di una evidenza cristallina: offrire ai bambini una famiglia che abbia il massimo della stabilità e dell’impegno pubblico, attraverso il matrimonio. Una coppia sposata testimonia infatti una esplicita responsabilità sociale, formalizzata nel patto matrimoniale, sottoposto ai vincoli della legge e garantisce al bambino un padre e una madre, cioè una coppia genitoriale completa, il che costituisce ovviamente maggiore garanzia di benessere. Quindi la legge vuole assicurare anche a queste situazioni il massimo di tutela possibile».
Il Forum delle associazioni familiari
«Certo – prosegue la nota – molti affidi da parte di persone sole riescono ottimamente, e in “casi speciali” si può già oggi approvare un’adozione da parte di un single, ai sensi dell’art. 44 della legge 149. Ma si tratta, appunto, di casi speciali, mentre la generalità della risposta dello Stato deve necessariamente tendere a dare il massimo a un bambino in difficoltà. E per lo Stato il massimo è una coppia genitoriale completa, regolarmente sposata, che proprio davanti allo Stato si è impegnata alla stabilità e ai compiti di cura previsti dal codice civile». «Davvero – si domanda il Forum – questa legislatura vuole introdurre una norma che, anziché garantire in tutti i modi possibili il “superiore interesse del minore”, vuole promuovere lo slogan “adozioni più facili’?”». Desta perplessità anche l’apertura alle coppie di fatto, un’apertura ancora generica, che non ha i paletti. Dietro l’angolo, il tentativo di coinvolgere anche le coppie gay.ì, basta una piccola aggiunta per riuscirci.