Confessò Moro nella cella Br: Papa Francesco lo chiama a testimoniare

7 Mar 2015 12:50 - di Redazione

Se non è una svolta, comunque potrebbe essere un passo avanti per svelare il mistero del sequestro di Aldo Moro. È stato papa Francesco in persona a volere che Antonio Mennini, ora nunzio apostolico nel Regno Unito, sia ascoltato dalla Commissione d’inchiesta sulla vicenda. Secondo quanto affermò Cossiga, infatti, Mennini, all’epoca giovane sacerdote, era il canale di mediazione tra il Vaticano e le Br e avrebbe addirittura confessato lo statista durante la prigionia.

Caso Moro, una svolta

La deposizione, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera avverrà il 9 marzo a Palazzo San Macuto, quando opererà la nuova Commissione parlamentare d’inchiesta sul delitto di via Fani. Finora Mannini non aveva mai parlato in tribunale né rilasciato interviste. Ha sempre avuto un basso profilo, pur ricoprendo ruoli importanti all’interno della Santa Sede nel corso della sua carriera. È un chiaro segnale della volontà del Pontefice di collaborare a ogni livello con le autorità italiane, all’insegna della massima trasparenza.

Don Antonello nella prigione delle Br

«Don Antonello», al tempo dei 55 giorni del sequestro Moro, era un giovane prete della diocesi di Roma (31 anni, viceparroco a Roma, nella chiesa di Santa Chiara in piazza dei Giochi Delfici, a poche centinaia di metri dall’abitazione di Moro), e secondo quanto affermato dall’ex capo dello Stato, prima di morire (2010), sarebbe stato vicino a Moro durante la prigionia. Lo avrebbe addirittura confessato e gli avrebbe impartito l’estrema unzione all’interno della prigione delle Br prima della uccisione.

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