Scuola cattolica devastata in India. Ma dov’è la “tolleranza religiosa”?

13 Feb 2015 9:50 - di

Sconosciuti hanno attaccato durante la notte una scuola cattolica a New Delhi compiendo atti di vandalismo al suo interno e mettendo fuori uso la telecamera a circuito chiuso. Lo riferisce la tv Times Now. La polizia, intervenuta in forze sul posto, ha precisato che l’istituto scolastico attaccato è la Auxilium School nel quartiere di Vasant Vihar. Si tratta del sesto incidente da novembre a Delhi dove sono state anche attaccate varie chiese. Tutto ciò quando il nuovo governo si affanna a dire che on India non c’è discriminazione religiosa.

Rubati soldi

Il nuovo “chief minister” (governatore) di New Delhi, Arvind Kejriwal, leader del Partito dell’Uomo comune (Aap), ha condannato l’attacco assicurando via twitter che “simili azioni non saranno tollerate”. La direttrice della scuola, suor Lucy John, ha spiegato ai giornalisti che il gruppo di persone entrate ha messo fuori uso le telecamere installate dentro l’edificio, ma non quelle all’esterno, ed i filmati sono ora all’esame della polizia. “Hanno rovistato in tutti gli armadi”, ha aggiunto la suora, precisando che “si sono impossessati di 12.000 rupie (170 euro)”, ma che “nessun oggetto religioso è stato danneggiato”. Da parte sua, il portavoce dell’arcivescovado della capitale, padre Dominic Emmanuel, ha dichiarato che questo episodio “non può non essere messo in relazione con i recenti attacchi alle chiese cattoliche”. E’ un fatto, ha concluso, che “alcune persone si sono introdotte prima dell’alba nella scuola, hanno rotto le telecamere a circuito chiuso, sono entrati nell’ufficio della direttrice, e l’hanno saccheggiato”.

Due ministri: la tolleranza religiosa è inerente alla stessa cultura indiana

Nei giorni scorsi, come si ricorderà, due ministri indiani del governo guidato dal partito della destra induista avevano respinto le critiche del presidente americano Barack Obama su un possibile uso distorto della religione in India. Il ministro dell’Interno, Rajnath Singh, e quello delle Finanze e della Difesa, Arun Jaitley, avevano reagito con sdegno al commento di Obama secondo cui “negli anni scorsi la fede religiosa di ogni denominazione è stata colpita in India, con atti di intolleranza che sarebbero stati uno shock per Gandhi“. Nel nostro Paese, aveva tagliato corto Singh, “non c’è alcuna discriminazione sulla base di casta, fede o religione” perché “la tolleranza religiosa è inerente alla stessa cultura indiana e alla presenza qui di tutte le denominazioni musulmane, farsi e cristiane”.

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