Primi indagati per la morte della piccola Nicole. La mamma: presto giustizia

13 Feb 2015 15:00 - di Redazione

Nell’inchiesta sulla morte della piccola Nicole ci sono “indagati”, perché è “necessario iscrivere quelli che hanno avuto” un compito “per consentire loro di avere tutti gli elementi per difendersi, ma per il momento non vi sono individuazioni di precise responsabilità”. Lo ha detto il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, il quale ha aggiunto che nell’inchiesta sulla morte di Nicole “è stata acquisita documentazione medica e di strutture amministrative deputate a individuare il luogo dove doveva essere portata, e gli ospedali che hanno dichiarato di non avere posti. Le responsabilità penali – ha aggiunto – sono di singoli e non di strutture, per l’organizzazione dei servizi sono di altri, naturalmente possono esser di più persone che con condotte autonome hanno portato a questo risultato”.

«Nicole ci ha dato una gioia immensa»

“Ci sono tanti tipi di amore e noi abbiamo avuto la fortuna di provarli tutti, il più grande è senza dubbio quello per i propri figli e io e Andrea lo proveremo per sempre per la nostra piccola, che fin da subito dentro me ci ha regalato una gioia immensa e un amore infinito”. Lo scrive Tania Laura Egitto sul suo profilo Facebook a proposito della figlia Nicole. “Poi c’è il dolore – aggiunge – quello non vorresti mai provarlo sotto nessuna forma, ma lui ti insegue e noi siamo stati inseguiti e presi da quello più brutto, il dolore della perdita di un figlio, un dolore che ti spezza il cuore in mille pezzi, un dolore che ti svuota, ti toglie la voglia di vivere, perchè la tua vita era la sua vita. La nostra bambina non c’è più e non per cause naturali ma per un errore umano, tanti errori umani… quello che dicono i Tg è solo una parte di verità… ma presto si avrà giustizia, presto tutto verrà alla luce e la mia bambina avrà pace”.

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