«Pilotò appalti per soldi»: arrestato il sindaco Pd di Gioia del Colle

5 Feb 2015 13:19 - di Anna Clemente
sergio povia

Avrebbero pilotato una gara per la costruzione di case popolari in cambio della promessa di una tangente di 100mila euro. Per questo la procura di Bari ha ordinato l’arresto in carcere del sindaco di Gioia del ColleSergio Povia del Pd, dell’ex vicesindaco Francesco Paolo Ventaglini e dell’imprenditore gioiese Antonio Posa. Inoltre, altre sei persone, tra funzionari comunali e professionisti, sono state poste ai domiciliari: il responsabile dell’ufficio urbanistica comunale Nicola Laruccia, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Rocco Plantamura, la dipendente dell’ufficio urbanistico Rosa Sedora Celiberti, i professionisti pugliesi Vito Antonio Martinelli e Nicola Bruno e l’architetto salernitano Nicola Manzo.

Gli appalti per le case popolari

I reati contestati a vario titolo sono corruzione, turbativa d’asta e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Secondo la ricostruzione del pm, in cambio della promessa dei soldi, gli indagati avrebbero creato le condizioni perché Posa, titolare della Ap immobiliare srl, si aggiudicasse la gara per costruire numerosi alloggi popolari, nell’ambito del quadro di un programma di social housing.

I «rapporti illeciti» con l’imprenditore

Nel dispositivo che ha portato agli arresti e a diverse perquisizioni in studi professionali si parla di una «molteplicità di condotte collusive che interessavano sia la fase concernente la pubblicazione del bando di gara, predisposto dai funzionari comunali seguendo le direttive indicate da Posa e contenute in elaborati tecnici redatti da professionisti di sua fiducia (Vito Antonio Martielli e Nicola Bruno), sia la fase successiva connessa all’espletamento della gara». In particolare, per la procura «è stato accertato» che nella commissione per la gara erano state nominate persone «che avevano intrattenuto rapporti illeciti con Posa», tra le quali i funzionari comunali Laruccia e Plantamura, e che all’imprenditore «venivano costantemente fornite indicazioni in merito alle modalità di redazione del progetto da predisporre per partecipare alla gara e al contenuto delle offerte presentate dalle imprese concorrenti».

 

 

 

 

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