Parlamento imbavagliato, sul Milleproroghe arriva l’ennesima “fiducia”

18 Feb 2015 20:09 - di Monica Pucci

Come previsto, ma non come auspicato dall’opposizione, il governo ha posto la questione di fiducia sul decreto legge Milleproroghe nell’aula della Camera: lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, con la specifica che la fiducia viene posta sul testo della commissione. La decisione del governo ha fatto slittare il dibattito sulla politica estera e sulle mozioni sul riconoscimento dello stato di Palestina previste per domani. Tra i gruppi non c’è stata unanimità alla deroga alle 24 ore sul voto di fiducia richiesta da alcuni gruppi parlamentari. Quindi sarà necessario ricalendarizzare il punto.

I contenuti del Milleproroghe

Molte le novità inserite in corsa nel provvedimento, alcune molto attese oltre alle proroghe ‘standard’. Tra queste la mini proroga degli sfratti (4 mesi) o l’intervento sui minimi Iva ed il blocco del’aumento delle aliquote. Ecco le ultime novità inserite nel decreto:

– SFRATTI, PER 4 MESI SI PUO’ CHIEDERE STOP: alla fine non si tratta di una “proroga perpetua”, come ha sottolineato Maurizio Lupi, ma di una soluzione ‘ponte’ attenta ai nuclei più bisognosi, che consente di valutare “caso per caso”. Il giudice, su richiesta, potrà sospendere l’esecuzione di uno sfratto “fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione”, per consentire il “passaggio da casa a casa”.

– ‘SALVA-MINIMI’, STOP AUMENTO CONTRIBUTI: tra le misure più attese, torna in vita il vecchio regime dei minimi Iva (con tassazione agevolata al 5%) che coesisterà per tutto il 2015 con il nuovo regime (al 15%). Fermato per quest’anno anche l’aumento dei contributi per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps, che restano al 27% per poi salire gradualmente. Niente da fare per l’aumento dell’Iva sul pellet.

– RATEAZIONE BIS EQUITALIA: si riaprono i termini per chiedere un piano di rate per i debiti con il fisco. Chi è decaduto fino a fine 2014 può fare la richiesta entro il 31 luglio. Niente azioni esecutive per chi accede a un nuovo piano.

– RIENTRO CERVELLI: se ne era parlato già con l’Investment compact, alla fine la proroga degli incentivi per arginare la ‘fuga dei cervelli’ e rendere più invitante la prospettiva di tornare in patria e’ arrivata, per i prossimi due anni. Passa anche da 4 a 6 anni la durata massima degli assegni di ricerca.

– TORNANO GIUDICI DI PACE NEI PICCOLI COMUNI: fino al 30 luglio i sindaci, anche le unioni di Comuni, potranno chiedere la riapertura degli uffici soppressi per effetto del riordino. Slitta a fine anno il termine per completare l’unione dei Comuni

– ANTICIPO APPALTI AL 20%: per ‘compensare’ split payment e reverse charge dell’Iva e’ prorogato fino a fine 2016 l’anticipo di una quota degli appalti alle imprese, quota aumentata al 20% per attenuare i problemi di liquidità delle aziende. Congelato per il 2015 l’ampliamento dell’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi alle imprese fino a 499 addetti.

– AVVOCATI E FARMACIE: slitta al 2017 la riforma dell’esame di abilitazione degli avvocati, mentre per due anni la titolarità delle farmacie si potrà ottenere con la sola iscrizione all’albo, salvo che per le 2.600 nuove sedi oggetto del concorso straordinario.

– L’AQUILA, L’EMILIA, LAZIO E VENEZIA: arrivate anche alcune proroghe molto attese nei territori. Niente sanzioni per l’Aquila anche nel 2015 per lo sforamento del Patto di Stabilità, misura simile a quella adottata per il Lazio (tra le proteste, in particolare della Lega), e un altro anno di respiro, fino a meta’ 2016, per le imprese emiliane che hanno acceso mutui per pagare le tasse. C’e’ anche il “salva-Venezia” che allenta le sanzioni e consente di assumere nonostante i conti in disordine. Allungato a fine anno anche l’appalto per i collaboratori scolastici di Palermo.

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