Niente azzeramento: Berlusconi respinge le dimissioni dei “big”

4 Feb 2015 15:29 - di Lando Chiarini

Raffaele Fitto invoca l’azzeramento del vertice di Forza Italia, Renato Brunetta ed altri big offrono le loro dimissioni dall’incarico a Silvio Berlusconi che, commosso, ringrazia «per l’atto di sensibilità che avete voluto dimostrare» e però le respinge. Non senza aver primo negativamente rimarcato la concomitanza della conferenza stampa di Fitto con la riunione del comitato di presidenza. Una circostanza – ha fatto sapere il Cavaliere – che «mi rammarica molto».

Pre-riunione di Berlusconi con i fedelissimi

Le polemiche legate all’iniziativa dell’europarlamentare pugliese sono solo un ulteriore atto dello psicodramma “azzurro” post-Quirinale. I forzisti sono confusi, disorientati e – soprattutto – divisi. Chiedere per conferma a Micaela BIancofiore, a tratti persino commovente nella sua fedeltà al Cavaliere. Se anche le sue parole lasciano avvertire qualche scricchiolio, vuol dire davvero che gli argini stanno saltando.  Certo, la deputata ha posto una semplice questione personale, è rimasta male per non essere stata ammessa al comitato di presidenza ristretto (in Forza Italia gli organi interni sono a fisarmonica, si allargano e si restringono secondo nomi, tempi e convenienze), ma ha reagito di brutto, contribuendo a rendere ancor più teso il quando interno. E che la situazione sia esplosiva lo dimostra la pre-riunione ristrettissima voluta da Berlusconi con Toti, Bergamini, Brunetta, Romani e la zarina-tesoriera Mariarosaria Rossi.

Toti: «Per noi il patto del Nazareno è rotto»

Ma i problemi sono soprattutto di linea politica. Berlusconi deve scegliere tra l’opposizione dura al governo, invocata da Fitto, e le ragioni familiar-aziendali che invece gli suggeriscono di nonrompere con Renzi. In mezzo c’è un “patto del Nazareno” sempre più inafferrabile anche per il Cavaliere. È Toti – a La Telefonata su Canale 5 –  a tentare una poco convincente quadratura del cerchio buttandola sul «bene del Paese» ma senza più sentirsi «d’ora in poi vincolati a un impegno che consideravamo quasi sacrale». Conclusione: «Voteremo ciò che riteniamo utile». Forza Italia, insomma, il patto del Nazareno lo ritiene «rotto». Sulle polemiche interne, il consigliere politico di Berlusconi assicura che nessuno è in discussione, «né Verdini né altri». Quanto alla decisione di Fitto di disertare la riunione del comitato di presidenza, Toti non lesina critiche: «Questo è un organismo statuario a piena legittimità di decisione nel partito e credo che bene avrebbe fatto a venire e a dire la sua come ha sempre fatto. Qui – ha concluso – non facciamo processi sommari». Intanto, lo psicodramma continua.

 

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