Salvini a Renzi: «Sei un poveretto, ti vedo bene nella Fattoria di Orwell»

13 Gen 2015 16:59 - di Girolamo Fragalà

«È il deserto, non ti ascoltano neppure i tuoi». L’urlo di Matteo Salvini, durante il discorso del premier italiano a Strasburgo, ha infastidito Matteo Renzi, fin troppo abituato alle interviste con Barbara D’Urso, tutte sorrisi e complimenti. La realtà gli fa male, perde il controllo, si innervosisce. Conclude l’intervendo citando Ulisse e il leader della Lega se la ride, davvero siamo alle comiche, e risponde con un sonoro “buuu”. E Renzi, con l’aria da intellettuale ritagliata per l’occasione, replica con stizza: «Leggere più di due libri è difficile per alcuni di voi, lo capisco…».

L’attacco di Renzi poco elegante

Poi, a distanza, attorniato dai microfoni insiste: «Salvini ha fatto bene a sottolineare l’amarezza che i cittadini provano nel vedere le aule vuote del Parlamento: sono molto contento che abbia trovato il proprio banco al Parlamento Ue considerando la larga presenza che ha sui mezzi di informazione italiana e la forse minore presenza all’interno delle istituzioni europee. Ma quando arriverà alla campagna elettorale, tra tre anni, allora sarà facile chiedergli cosa ha fatto in questi 15 anni a servizio dell’Europa».

La replica di Salvini mette il premier al tappeto

Immediata la replica di Salvini: «Renzi è un poveretto che si limita all’insulto nei confronti degli altri… Io assenteista? I dati delle presenze sono pubblici, sono quasi all’80%, molto più di molti sui amici del Pd», afferma Salvini. «Ho finito di leggere Mauro Corona, Andrea Vitali, la Fallaci. A Renzi consiglio la Fattoria degli animali, lo vedrei bene dentro quella fattoria di George Orwell: la parabola è finita, un’aula deserta l’ha ascoltato sonnecchiando, adios Renzi».

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