Per la sinistra i veri terroristi sono i fascisti, la Meloni, Salvini e Gasparri

12 Gen 2015 16:00 - di Francesco Signoretta

Non c’è terrorismo islamico, secondo la sinistra. Non c’è mai stato. Bisogna dire questo, ripeterlo ad oltranza, altrimenti si sbriciola tutto il castello di bugie e di demagogia costruito da decenni dal Pd e da Sel. Neppure di fronte all’evidenza si cambia disco, neppure di fronte alle vittime francesi. No, i nemici pubblici sono altri, i veri terroristi hanno gli identikit degli esponenti del centrodestra, il male da combattere è il… fascismo. Sì, perché anche in questa vicenda è spuntata la parolina magica.

Lotta contro il fascismo

Basta leggere i post sulla pagina Facebook di Sel. «Noi dovremmo usare tutto il fiato che abbiamo in corpo per dire: no, non siamo in guerra, o almeno non siamo in guerra noi “europei e bianchi” contro le comunità migranti che vivono con noi nelle metropoli europee. Dovremmo dire siamo in guerra contro ogni fascismo di ogni matrice, urlare che l’unica guerra che si combatte nelle nostre città è quella di chi impone la povertà e la miseria a tutti, migranti e indigeni, nelle periferie delle metropoli e nelle province di tutta Europa. Vedremo sciacalli come Salvini e Le Pen lanciare i loro slogan truculenti, i loro sgherri agire nell’ombra o alla luce del sole per lanciare le loro crociate.
Dovremo lottare per non fare arruolare i giovani proletari delle banlieues delle nostre città in qualsiasi guerra santa, sia quella di qualche califfo o imam o quella dei fascio-leghisti e degli islamofobi».

L’invenzione del “terrorismo cristiano”

Altro post. «A Meloni, Salvini, Gasparri, Santanchè e agli sciacalli vari che li seguono vorrei ricordare il nome di Anders Breivik – bianco, capelli biondissimi e occhi azzurri, un vero ariano – che il 22 luglio 2011 uccise 77 persone in Norvegia, professandosi «salvatore del Cristianesimo». Il tentativo è un bluff, si vuole far passare il gesto isolato di un terrorista per un’altra “guerra santa”, stavolta di matrice cristiana. Tentativo ridicolo, perché gli attacchi del fondamentalismo islamico non sono gesti isolati, sono coordinati, ci sono i tagliatori di teste e gli attentatori. Ma la sinistra finge di non capirlo.

Lotta contro i fascisti (o presunti tali)

Ennesimo post vendoliano: «Per Gasparri “serve una guerra e fermare l’immigrazione”. Per Maroni “bisogna sospendere Schengen“. Per la Meloni “siamo in guerra, dobbiamo difenderci e bloccare l’immigrazione”. Per Salvini bisogna “bloccare l’invasione clandestina in corso”. Poi scopri che i tre attentatori sono nati tutti e tre a Parigi. E che no, dal fanatismo e dall’odio non ci salverà la demagogia di una delle peggiori destre d’Europa». I nomi dei “terroristi” del pensiero nostrano sono fatti, da Gasparri a Maroni, da Salvini alla Meloni. Il problema della sinistra, però, si becca un’altra stangata perché è vero che i terroristi che hanno agito in Francia erano nati a Parigi ma è altrettanto vero che erano figli del fondamentalismo islamico.

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