Ferrara non è più il direttore del Foglio. Al timone il “baby” Claudio Cerasa

22 Gen 2015 17:12 - di Gabriele Alberti

Un binomio inscindibile. Sin dalla sua fondazione il 30 gennaio 1996 Il Foglio e Giuliano Ferrara sono stati una cosa sola. Venti anni dopo l’Elefantino lascia la direzione del quotidiano al suo “delfino” Claudio Cerasa. «È naturale che ceda il passo a un giovane di 32 anni.  E’ uno dei campioni del giornale ed è il più adatto per quel ruolo». Il passaggio di testimone è previsto per la prossima settimana: Ferrara sta già facendo gli scatoloni per lasciare la sua stanza al successore.

Le battaglie del Foglio

Dichiara di non prevedere altri ruoli tipo il direttore editoriale, né il fondatore, «perché – afferma – non sono cose per me». Resterà naturalmente a scrivere per Il Foglio, dando seguito ad interventi che in passato hanno animato il dibattito politico e culturale. Come ad esempio la campagna per la moratoria contro l’aborto, lanciata nel 2007 dal programma Otto e mezzo che al tempo Ferrara conduceva e poi portata avanti proprio sulle pagine del quotidiano fino alla nascita della sua lista alle politiche del 2008. Sotto la sua direzione Il Foglio ha ospitato tante “firme”, da Alberto Arbasino a Pietrangelo Buttafuoco, a Fulvio Abbate, espressione spesso di linee politiche diverse. L’orientamento del giornale, formato lenzuolo, è sempre stato moderato e liberale, vicino (anche se non sempre condividendone le scelte) a Silvio Berlusconi.

Un momento critico

Quanto al neodirettore Cerasa, figlio del giornalista Giuseppe, ha recentemente pubblicato il libro Le catene della sinistra ed è noto al pubblico televisivo per le sue apparizioni nei talk. Molto attivo sui social network, diventa direttore giovanissimo. Prende le redini in una fase difficile per l’editoria, con vendite e pubblicità in calo. I redattori sono una ventina, le copie vendute – fanno sapere dal quotidiano – sono 10mila, comprese le digitali. I finanziamenti pubblici, che il giornale percepisce, si vanno riducendo, come per tutti, anno per anno. «Ci stiamo adeguando al nuovo corso che prevede una riduzione dei finanziamenti», fa sapere il futuro direttore. Il progetto è aumentare la presenza sull’online, per tentare di incrementare il numero di abbonati. Cerasa tenterà nell’impresa  di avvicinare un pubblico più giovane. «La linea politica non cambia –  assicura – ma ci saranno integrazioni e novità per mantenere i lettori attuali e cercare di conquistarne di nuovi proponendo qualcosa di diverso».

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