Su Fb pioggia di insulti contro Civati. Gli amici di Pippo: «Squadristi del Pd»

24 Gen 2015 21:36 - di Carlo Marini

Pippo Civati lancia il contro-candidato al Colle, l’anti-Nazareno, ma il piano ha un imprevisto: i follower non gradiscono. Non tutti, per carità. Ma molti. Che sfruttano l’attivissimo blog del “gianburrasca” del Pd per postare commenti piccati se non veri e propri insulti. In sintesi: «Se non ti va bene la linea del partito vattene». Con diverse sfumature di colore. Il protagonista, dal canto suo fa spallucce: «Sto sereno. Me lo dico da solo…». Per poi assicurare che non è così che gli faranno cambiare idea. A fare da “innesco” alla situazione è stato il Buongiorno di Massimo Gramellini. Che dalle colonne de La Stampa accusa Civati di far parte di quel partito – corposo a sinistra – dell’essere contro piuttosto che dell’essere a favore. Protesta e mai proposta. L’ex compagno di Leopolda non ci sta e risponde che insomma, il candidato NN (Non-Nazareno) è “ironico” e come si fa a non capire.

Civati insultato anche sulla bacheca Fb di Renzi

La cyber-zuffa ormai è virale. Così i commenti si sprecano anche nel nuovo post. Uno su tutti: «Je suis Gramellini». Cioè, criticare e basta lascia il tempo che trova e se proprio il Pd fa tanto schifo basta mollare la “cadrega”. A questo punto però si scatena un dibattito accesissimo tra chi lo esorta a «non mollare» – sulla pagina Facebook di Renzi, nota una sostenitrice, ci «sono più insulti di quelli che ti stai beccando qui» – e chi lo spinge a uscire dal Pd per fondare un nuovo partito – prima Tsipras poi Civati – o entrare in Sel, «così possiamo iniziare a lavorare». «Agisci oppure taci», è l’incoraggiamento perentorio di un fan. Ma siccome le parole sono pietre (anche su Facebook), c’è chi s’indigna e a stretto giro esprime solidarietà: «È vergognoso che ci sia una forma di squadrismo telematico che sta diventando diffuso e pericoloso sul piano democratico», dice a Human Factor il capogruppo di Sel alla Camera Arturo Scotto. Che indica una certa responsabilità della dirigenza Pd. Se Renzi sul Colle parla con Berlusconi, è il ragionamento di Scotto, non è poi assurdo che Civati si rivolga a M5S o Sel. “La cosa incredibile – chiosa – è la contraerea renziana al dissenso”

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