Dopo il Crocifisso, il presepe: la sinistra “in lotta” dall’Italia alla Francia

6 Dic 2014 14:12 - di Girolamo Fragalà

Non c’è solo il caso della scuola di Bergamo, dove il preside – nonostante le proteste – continua ostinatamente a insistere che il presepe «crea divisione». Come se fosse una strategia studiata a tavolino, si diffonde a macchia d’olio la crociata contro i simboli della religione cattolica, non solo in Italia ma anche in Europa. Una sorta di passaparola aiutata dall’ideologismo della sinistra. Prima contro il Crocifisso nelle aule e nei luoghi pubblici, poi contro il Natale, poi ancora contro la capanna con il bue e l’asinello. Tutto fa notizia, tutto fa brodo.

Niente pastori, niente Re Magi

Torna puntuale la polemica sui presepi in Francia, che vede opposti i fautori delle radici cristiane della Francia – che vorrebbero vedere la tradizione bene in evidenza negli edifici pubblici _ e i difensori del laicismo di Statp, che si dicono indignati dall’esposizione do quello che giudicano un retaggio religioso. A dar fuoco alle polveri è stata una decisione giudiziaria: chiamato in causa dalla Federazione del libero pensiero, il Tar di Nantes, nell’ovest, ha ordinato al Consiglio regionale della Vandea – la terra più ancorata alle antiche tradizioni cattoliche in Francia – di smontare il presepe che, come ogni anno, aveva esposto nell’ingresso della propria sede.

Pur di vietare il presepe, si pesca una legge del 1905

Il Tar si è basato su una legge del 1905, che sancì in Francia la separazione fra chiese e stato. Il consiglio regionale, presieduto da Bruno Retailleau (la destra dell’Ump) ha annunciato ricorso. È un sindaco molto popolare, Robert Menard (Front National di Marine Le Pen), già fondatore di Reporters sans Frontieres, che nella sua Beziers (nel sud) si è opposto alla sentenza decidendo di mantenere il presepe in municipio. Ma le associazioni lo hanno già minacciato di ricorrere anche al Tar locale per far rispettare la “laicità repubblicana”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *