Video choc dell’Isis: lapidata una donna. Tra i boia c’è anche il padre

21 Ott 2014 14:08 - di Bianca Conte

Ancora una volta l’orrore dell’Isis deflagra sul web. Ancora una volta la crudeltà ancestrale dell’esecuzione di una punizione islamica diventa veicolo di propaganda del terrorismo jihadista. Ancora una volta la vittima dell’atroce barbarie è una donna indifesa, giudicata da un tribunale maschile – non si sa come, non si sa quando, né perché – colpevole di tradimento extra-coniugale, e dunque condannata alla lapidazione. Ma, per la prima volta – secondo informazioni ricevute dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), che però sottolinea di non essere in grado di confermare l’episodio – a scagliare la prima pietra nella esecuzione della pena capitale della presunta “adultera” comparirebbe anche il padre della giovane giustiziata. L’Ong afferma di avere ricevuto un video, che non pubblica, dell’uccisione a colpi di pietra, che sarebbe avvenuta in Siria, in una data imprecisata, in una località a est di Hama, nella regione centrale del Paese.

Cambia lo scenario. Cambiano i volti di vittima e carnefici, ma l’efferatezza del massacro “silenzioso” che segue a un lungo annuncio dell’imminente morte, fatto da un uomo che sembra essere il leader del gruppo, rievoca la mostruosità delle tante, diverse esecuzioni capitali compiute dai miliziani dell’Isis negli ultimi tempi. Uno choc che però, in questo caso, raddoppia (se possibile) la portata dell’orrore proprio a causa della inquietante partecipazione attiva e convinta del padre della donna all’omicidio di gruppo. Un padre che rifiuta di concedere alla figlia il perdono che potrebbe salvarla, insensibile alle sue richieste di aiuto. Un padre pronto a trasformarsi in boia, senza esitazioni o dubbi dell’ultimo minuto. A legarla con una corda e a farla scendere in una buca scavata nel terreno. A scagliare la prima, pesante pietra, contro di lei, con violenza cieca e singolare accanimento.

Nel video, diffuso in Rete, le immagini si sfocano negli attimi d’inizio dell’esecuzione della condanna: ma quello che si è visto poco prima. Quello che si intravede negli ultimi istanti dell’agghiacciante video, che corrispondono agli ultimi attimi della vita di una giovane donna, hanno già detto tutto quello che dovevano dire.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *