Un’altra notte di terrore a Genova: bombe d’acqua e torrenti esondati, resta l’allarme rosso
Genova ha vissuto un’altra notte di paura per due “bombe d’acqua” che hanno allagato molte zone della città trasformando le strade in torrenti ed hanno invaso di nuovo scantinati e negozi. La viabilità è molto critica. I sottopassi sono chiusi. In Valbisagno Protezione Civile, vigili del fuoco e polizia municipale hanno fatto scattare l’allerta massima suonando le sirene per segnalare il pericolo perché i torrenti avevano superato i livelli di guardia. I momenti di grande criticità si sono registrati tra le 2 e le 3 nel ponente di Genova dove gli allagamenti hanno interessato Sestri, Voltri, Pegli, Multedo e Borzoli dove è esondato il Rio Ruscarolo. A Voltri il torrente Leira, a Pegli il Varenna, a Cornigliano il Polcevera hanno superato i livelli di guardia. Alcuni automobilisti, che si sono trovati nelle strade allagate, sono saliti sui tettucci delle vetture e sono stati soccorsi dai vigili del fuoco. Intorno alle 3 in Valbisagno, dove due notti fa c’è stata l’esondazione che ha provocato anche un morto, i torrenti Fereggiano e Bisagno hanno sfiorato gli argini facendo temere per una nuova alluvione. Gli abitanti della zona, terrorizzati ed esasperati, hanno tempestato di telefonate centralini di forze dell’ordine e vigili del fuoco. In alcune zone della città, dove le strade sono in pendenza, la quantità d’acqua caduta ha avuto la forza di trascinare via cassonetti per i rifiuti e di spostare anche alcune auto. Intorno alle 3:30 i temporali sono cessati e sono rimaste precipitazioni sparse. Per evitare che gli automobilisti in transito sull’autostrada potessero raggiungere la zona della Valbisagno, è stato chiuso il casello di Genova Est.
Intanto il prefetto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento di Protezione Civile, è arrivato a Genova per partecipare alla riunione del Comitato di Coordinamento Soccorsi convocato dal prefetto Fiamma Spena: l’allarme rosso resta, anche per i prossimi giorni.