Un’altra notte di terrore a Genova: bombe d’acqua e torrenti esondati, resta l’allarme rosso

11 Ott 2014 9:08 - di Redazione

Genova ha vissuto un’altra notte di paura per due “bombe d’acqua” che hanno allagato molte zone della città trasformando le strade in torrenti ed hanno invaso di nuovo scantinati e negozi. La viabilità è molto critica. I sottopassi sono chiusi. In Valbisagno Protezione Civile, vigili del fuoco e polizia municipale hanno fatto scattare l’allerta massima suonando le sirene per segnalare il pericolo perché i torrenti avevano superato i livelli di guardia. I momenti di grande criticità si sono registrati tra le 2 e le 3 nel ponente di Genova dove gli allagamenti hanno interessato Sestri, Voltri, Pegli, Multedo e Borzoli dove è esondato il Rio Ruscarolo. A Voltri il torrente Leira, a Pegli il Varenna, a Cornigliano il Polcevera hanno superato i livelli di guardia. Alcuni automobilisti, che si sono trovati nelle strade allagate, sono saliti sui tettucci delle vetture e sono stati soccorsi dai vigili del fuoco. Intorno alle 3 in Valbisagno, dove due notti fa c’è stata l’esondazione che ha provocato anche un morto, i torrenti Fereggiano e Bisagno hanno sfiorato gli argini facendo temere per una nuova alluvione. Gli abitanti della zona, terrorizzati ed esasperati, hanno tempestato di telefonate centralini di forze dell’ordine e vigili del fuoco. In alcune zone della città, dove le strade sono in pendenza, la quantità d’acqua caduta ha avuto la forza di trascinare via cassonetti per i rifiuti e di spostare anche alcune auto. Intorno alle 3:30 i temporali sono cessati e sono rimaste precipitazioni sparse. Per evitare che gli automobilisti in transito sull’autostrada potessero raggiungere la zona della Valbisagno, è stato chiuso il casello di Genova Est.

Intanto il prefetto Franco Gabrielli, capo del Dipartimento di Protezione Civile, è arrivato a Genova per partecipare alla riunione del Comitato di Coordinamento Soccorsi convocato dal prefetto Fiamma Spena: l’allarme rosso resta, anche per i prossimi giorni.

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