Pd-Cgil: volano gli stracci fra “poteri forti” e “tessere false”
Volano gli stracci tra Pd e Cgil. A stretto giro di distanza tra l’intervista della leader sindacalista rilasciata a Repubblica in merito al sospetto da lei più che paventato che dietro l’insediamento di Matteo Renzi a Palazzo Chigi ci siano le manovre dei cosiddetti «poteri forti», arriva la replica di Pina Picierno, sganciata come un missile dal salotto televisivo di Agorà su Raitre, diretto a colpire e affondare la corazzata Cgil. «La Camusso dice a qualche giornale che Renzi è al governo per i poteri forti? – si chiede con tono ironico l’eurodeputata dem in diretta tv – io, allora, potrei ricordare che la Camusso è stata eletta con tessere false o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò».
L’indignazione della Cgil
«Siamo indignati per le parole dell’eurodeputata del Pd, Pina Picierno», ha commentato l’organizzazione dei lavoratori di sinistra in una nota, aggiungendo a sua volta che «potremmo dire che l’on. Picierno dice delle falsità e delle sciocchezze, forse figlie di una fase di nervosismo e di tensioni, essendo il tesseramento della Cgil certificato». E non mancando di sottolineare poco dopo come, sempre a sua volta, la Cgil potrebbe – e fa: esattamente come nel caso del condizionale affermativo utilizzato nel discorso indiretto della Picierno – «ad esempio, parlare delle primarie in Campania. Potremmo dire tutto questo e altro ancora ma – si conclude nella nota – come si usa adesso, non lo faremo».
E le scuse dell’eurodeputata dem
Un botta e risposta che alza di ora in ora la temperatura della polemica, arrivata nella zona calda dei «pesci in faccia». Tanto che, per abbassare il tiro dopo i ripetuti inviti alla moderazione arrivati da più parti da Largo del Nazareno, la stessa Picierno si è vista costretta alla retromarcia. «Non era mia intenzione lanciare accuse. Se le mie affermazioni hanno dato questa impressione, mi dispiace», ha rettificato l’esponente Pd, che poi ha anche aggiunto: «Rispetto il sindacato e il popolo della piazza, ma altrettanto rispetto chiedo nei confronti di chi pensa che la sinistra sia cambiamento e riforme, e anche nei confronti dell’attuale governo a cui è stata data la fiducia dal Parlamento. E non certo dai “poteri forti”». E al prossimo suono del gong ci si attendono nuovi colpi sotto la cintura…