Lo spettro della Grecia torna a spaventare i mercati. Affondano le Borse europee, con Milano in testa
Lo spettro della Grecia torna ad aggirarsi in Europa e colpisce le Borse. La giornata nera delle Piazze europee è stata determinata delle preoccupazioni che circondano l’intenzione del governo di Atene di tornare a finanziarsi sui mercati e dopo i dati americani sulle vendite al dettaglio. Milano perde il 3,23%, travolta dal crollo dei bancari (Unicredit e Intesa cedono il 5%, Mps il 6,3%), Londra l’1,55%, Parigi il 2,25%, Francoforte l’1,79% e Madrid il 2,31%. A contribuire alle fibrillazioni è stato il report dell’agenzia di rating Fitch sullo stato di salute delle banche greche, ancora gravate da consistente fardello di crediti in sofferenza in vista dei risultati degli stress test e asset quality review da parte della Bce. Le tensioni fanno lievitare anche lo spread Btp-Bund, che ha superato i 170 punti base. Il rendimento del Bund, il titolo decennale tedesco, scivola ancora scendendo allo 0,72%, nuovo minimo storico da agosto 2012, sui timori per la ripresa e le attese di interventi da parte della Banca centrale europea. Il rendimento del Btp decennale si attesta al 2,39%. Male anche i Bonos: lo spread con il Bund sale a 142 punti base mentre il rendimento del decennale spagnolo vola al 2,15%. In questo mercoledì nero delle Borse si riflettono anche i crescenti timori per un rallentamento dell’economia mondiale e in particolare di quella europea. E stavolta la Germania non farà eccezione. L’«euroegoismo» di Berlino, come lo definisce l’ex ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer . comincia darei suoi frutti. Amari.