Scoppia la violenza a Hong Kong: attivisti comunisti picchiano gli studenti
A Hong Kong è scoppiata la violenza nel quartiere popolare di Mongkok, dove si è insediato un gruppo di studenti che ha occupato l’incrocio fra l’arteria Nathan Road e Argyle Street. Gruppi di appartenenti a Anti-OccupyCentral, distinguibili dal nastro blu, e di persone senza distintivi di riconoscimento, tutti comunque fiancheggiatori del governo centrale comunista, hanno cominciato a distruggere le tende e i manifesti degli studenti. Con il passare delle ore la folla violenta si è fatta sempre più numerosa, e diverse persone sono state ferite o colpite. I quattro autobus che bloccavano l’incrocio sono stati lentamente spostati, ma nemmeno questo ha calmato i dimostranti comunisti. Molti studenti sono stati insultati, presi a calci e colpiti da bottigliette, mentre la polizia si è ben guardata dall’intervenire. Fra i presenti molti hanno denunciato che fra la folla violenta molti parlavano mandarino. Per la prima volta i membri dei gruppi pro-democrazia si sono ritrovati nel mezzo di scontri violenti da parte di gruppi politici definiti pro-governo o pro-Pechino, per quanto il movimento studentesco avesse fatto suo lo slogan di mantenere le manifestazioni e occupazioni pacifiche. In serata, la folla intorno all’incrocio di Mongkok continuava a crescere, dopo che la Federazione Studenti di Hong Kong aveva cercato di chiedere rinforzi, per ritrovarsi però in minoranza davanti a una crescente presenza di violenti oppositori pro governo comunista.