Sos disoccupazione e inflazione. Draghi: la Bce pronta a misure non convenzionali
La Banca centrale europea è determinata ad adottare «ulteriori misure non convenzionali» contro i rischi posti da un periodo troppo lungo di bassa inflazione». Lo ha detto il presidente Mario Draghi al quotidiano lituano Verslo Zinios annunciando che la Bce continua a essere fermamente decisa a contrastare il pericolo di stime a medio termine di una inflazione bassa per troppo tempo. «Come ho detto lunedì scorso settimana al Parlamento europeo, siamo pronti a utilizzare strumenti supplementari se necessario». Il numero uno di Eurotower ha sottolineato alcuni fattori che le stime Bce hanno sottovalutato come la «disoccupazione elevata e le dimensioni della capacità produttiva inutilizzata». È una fotografia a tratti preoccupante quella scattata dal numero uno della Bc per il quale la ripresa dell’Eurozona sembra aver perso slancio di recente ed esistono «rischi evidenti» dovuti alle tensioni geopolitiche e alle riforme insufficienti da parte dei governi, che invece devono «agire con decisione». Rafforzare dunque le riforme per rafforzare crescita e occupazione. È questo l’appello del presidente della Bce ai Paesi membri. «Alcuni Paesi della zona euro hanno attuato le riforme strutturali per accrescere la loro competitività. Inoltre è essenziale – ha aggiunto – che i governi facciano degli aggiustamenti di bilancio pro-crescita». Sul fronte della politica fiscale, ha spiegato, «i governi non dovrebbero vanificare i progressi fatti in termini di consolidamento di bilancio, ma usare ogni margine per rendere le politiche fiscali favorevoli alla crescita». Poi ha riferito alcuni dati, primo fra tutti il rallentamento, ad agosto, del calo dei prestiti bancari a famiglie e imprese non finanziarie dell’Eurozona. Secondo la Bce sono scesi dell’1,5% contro il -1,6% di luglio mettendo a segno il 28esimo mese consecutivo con il segno meno.