Un’altra umiliazione per i Marò: lo “scandalo” dei fili per stendere la biancheria. Siamo alla farsa

4 Ago 2014 15:25 - di Franco Bianchini

La notizia è rimbalzata subito: l’ambasciata italiana a New Delhi ha chiesto un risarcimento di 400 euro, spesi per pagare gli operai che hanno ridipinto una parte della recinzione della residenza del diplomatico rovinata (a dire dell’ambasciatore e della sua signora) dai fili dei panni utilizzati da Massimiliano Latorre e Salvatore Girone per stendere la propria biancheria. Una vicenda che ha dell’incredibile e che – anche solo a parlarne nel caso non fosse vera – si trasforma in un’ulteriore umiliazione per i nostri Marò trattenuti in India da oltre due anni. «Ho letto con incredulità e sdegno – ha scritto su Facebook l’ex ministro Franco Frattini – che al ministero degli Esteri sarebbe arrivata dall’ambasciata italiana in India una richiesta di rimborso per danneggiamento di alcune recinzioni ad opera dei “fili per stendere la biancheria” dei due Marò. Se fosse vero, la farsa e lo sconcerto imporrebbero comunque una reazione decisa della Farnesina». Se le varie Corti indiane «continuano a rinviare sine die, e il valente avvocato inglese guida le iniziative legali dell’Italia (culla del diritto, ma forse non si è trovato un buon avvocato italiano), almeno non aggiungiamo ulteriori umiliazioni che i due ragazzi “ospiti per forza” in India non meritano, se non fosse per la dignità che loro, i due Marò, dimostrano ogni giorno», ha aggiunto l’ex titolare della Farnesina. «Chissà se l’autocritica (componente intrinseca dell’onestà) ancora esiste in chi dovrebbe esercitarla. Scusate la severità di queste ormai inevitabili riflessioni».

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