Sotto la Torre di Pisa rifiuti, rom e abusivi. Confcommercio: «Degrado da periferia suburbana»
Non è un allarme nuovo nel suo genere e, anzi, appena una settimana fa, ne era stato lanciato uno del tutto simile per i monumenti romani. Ora a finire al centro di una richiesta di intervento e di aiuto è la Torre di Pisa, che condivide con il patrimonio artistico della Capitale e di molte altre città una triste quotidianità segnata dal degrado, dall’incuria e dall’abbandono.
Con tutto ciò che ne consegue anche in termini di indotto turistico ed economico. Non a caso, a lanciare l’allarme è stata la Confcommercio che in una nota ha sottolineato che «sotto la Torre di Pisa c’è un cantiere/discarica», gli «abusivi sono i veri padroni del commercio della zona» e i «furti da parte dei nomadi sono all’ordine del giorno». «Sono molti i mali che affliggono gli operatori che lavorano intorno a piazza del Duomo», prosegue l’organizzazione, sottolineando che «basta affacciarsi oltre la rete di recinzione che separa il cantiere dei lavori al muro dell’ospedale vecchio di piazza Duomo per vedere erbacce, lattine, rifiuti ovunque e un generale stato di degrado più simile a una qualche periferia suburbana che a una piazza patrimonio dell’Unesco». Secondo il direttore di Confcommercio, Federico Pieragnoli, «è uno spettacolo indegno: prima c’erano i souvenir delle bancarelle, che tanto piacevano ai turisti, e sono state mandate via ora, al loro posto, c’è uno stato di incuria e abbandono che grida vendetta». Infine, gli operatori commerciali denunciano un netto calo di incassi «soprattutto perché i turisti, in particolare quelli delle crociere, vengono dirottati spudoratamente al di fuori del normale itinerario: assistiamo così al paradosso di una piazza del Duomo piena di gente e un percorso turistico per nulla segnalato e quasi completamente deserto».