Rifiuti, al Nordest il record di comuni virtuosi sul riciclo ma il Sud recupera posizioni

9 Lug 2014 17:40 - di Redazione

La solita Italia a due velocità, con realtà locali che arrivano a sfiorare la definizione di “rifiuti free” ma anche regioni con un numero desolantemente basso, che nel caso della Val D’Aosta corrisponde addirittura a zero, di comuni che raggiungono la quota del 65% di differenziata. La fotografia fatta da Legambiente dei comuni “ricicloni”, premiati a Roma, vede il Nord-est trionfante, mentre alcuni segnali positivi arrivano dal centro-sud, in particolare dalle Marche. In totale sono 1.328 i comuni italiani che hanno superato la prefissa soglia del 65% di differenziata, il 16% del totale, e per la prima volta ogni regione, tranne la Val d’Aosta, ha almeno un “campione”. Ad averne di più è il Veneto, dove i comuni che riciclano sono il 67%, seguito dal Friuli Venezia Giulia con il 50,2% e dalle Marche, la regione migliorata maggiormente rispetto alla scorsa edizione, con il 34,6%, mentre in fondo alla classifica oltre alla Val d’Aosta ci sono Calabria e Liguria (entrambe all’1,7%) e la Puglia (1,9%). «I 300 comuni “Rifiuti free”, dove cioè la popolazione ricicla più del 90% dei rifiuti – ha affermato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – dimostrano che è possibile trasformare una vergogna in eccellenza nazionale». Nel complesso gli esperti di Legambiente parlano di “crescita al fotofinish” dei comuni ricicloni, che rispetto allo scorso anno sono aumentati di appena 35 unità. Fra le performance spicca quella delle Marche, le uniche ad avere un aumento a due cifre (il 15%) grazie anche al sistema di tassazione che favorisce chi non usa le discariche. Fra le grandi città da segnalare è solo la performance di Milano, l’unica europea insieme a Vienna sopra il milione di abitanti a superare la soglia del 50% grazie anche al coinvolgimento della popolazione immigrata, mentre l’associazione stigmatizza soprattutto Roma, che «non sa ancora scegliere tra raccolta porta a porta spinta e sistemi pasticciati fondati ancora sul cassonetto».

 

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