Tienanmen 25 anni dopo, le accuse al Pcc di un dissidente: «La persecuzione ora è diventata sistematica»
«Prima la repressione era semplicemente uno strumento per assicurarsi che il Partito comunista cinese (Pcc) sarebbe rimasto indisturbato al potere. Dall’anno scorso è diventata sistematica, una vera persecuzione. Sembra che Xi Jinping (segretario del Pcc e presidente della Repubblica Popolare) voglia mettere in galera tutti i dissidenti e gli attivisti. Sembra che voglia tornare ai tempi del maoismo ma questo non è possibile, perché il mondo è cambiato e la Cina è cambiata». Il 41enne avvocato dissidente Teng Biao, anche se «oltre 200 attivisti sono stati arrestati negli ultimi mesi», mostra un cauto ottimismo: perché oggi la Cina è cambiata.Teng è cofondatore del Movimento dei Nuovi Cittadini insieme a Xu Zhiyong, che sta scontando una condanna a quattro anni di prigione per aver “disturbato l’ordine pubblico”. Ed è stato tra i relatori ad Hong Kong di un convegno internazionale sul 25esimo anniversario del massacro di piazza Tiananmen. La coscienza della popolazione sta crescendo, ma ci vorrà ancora tempo, prosegue Teng, «nonostante tutto sono ottimista sul lungo periodo. Lo sono perché molte cose sono cambiate negli ultimi anni. In primo luogo – elenca il giovane avvocato – c’è stato un graduale passaggio da proteste individuali a proteste di gruppo; inoltre, le proteste collettive non avvengono più solo per le requisizioni di terre ma per i motivi più vari, in molti casi per problemi locali. Infine, tutti i critici del governo si sono politicizzati e ogni giorno ci sono nuovi pronunciamenti di intellettuali in favore della democrazia». Nel 2003, Teng Biao e Xu Zhiyong erano due neolaureati entusiasti dei loro studi e ansiosi di contribuire all’ammodernamento del loro paese. Cominciarono a scrivere articoli e a tenere discorsi sul significato di una legge uguale per tutti, sullo Stato di diritto, sulla connessione tra legalità e sviluppo economico. Per un anno, Xu è stato addirittura membro del Congresso del Popolo di un quartiere di Pechino, cioè di uno degli organismi locali elettivi sui quali il Pcc mantiene uno stretto controllo. Poi, sono cominciati i problemi. Teng e Xu danno vita prima al gruppo chiamato “Costituzione aperta”, poi al Movimento dei Nuovi Cittadini. Xu finisce in galera una prima volta nel 2009 e viene rilasciato dopo pochi mesi. Teng “sparisce” per quasi due mesi nel 2011, detenuto illegalmente dalla polizia in una “prigione segreta”. Gli viene intimato di mettere fine alla sua attività pubblicistica e di non incontrare giornalisti stranieri. Uscito dal “buco nero” della detenzione illegale, Teng Biao ripara all’estero. «Ho ancora qualche mese di insegnamento all’Università Cinese di Hong Kong, poi spero di trovare un lavoro negli Stati Uniti – spiega – Non posso tornare, ora è troppo pericoloso. Sarei sicuramente arrestato».