Ennesimo stupro in India con le elezioni in corso, mentre i nostri due marò attendono ancora il processo
Un prete cattolico è stato arrestato domenica nello Stato indiano meridionale del Kerala dopo essere stato accusato di aver violentato una bambina di 10 anni con il pretesto di farle provare un vestito della Prima comunione. Lo riporta l’agenzia di stampa Ians. Il sacerdote, Raju Kokkan, di 44 anni, è stato rintracciato dalla polizia in casa di conoscenti a Nagercoil, nel vicino Tamil Nadu, dove si era rifugiato dopo che la madre della piccola aveva denunciato il fatto. Da quanto è emerso, il prete, che presta servizio in una chiesa di Thaikkattusery, aveva attirato nella propria abitazione la bambina con la scusa di provare un abito nuovo che le aveva comprato per la cerimonia. Secondo la polizia, l’uomo aveva già abusato della ragazzina in altre occasioni e aveva scattato delle foto di lei nuda con il telefonino. Gli esami medici hanno confermato lo stupro, mentre la diocesi di Thrissur, una delle zone del Kerala con una grande presenza di cristiani, ha sospeso il sacerdote e aperto una inchiesta interna. Questo ennesimo stupro accade in India dove sono ancora in corso le lunghe elezioni suddivise in dieci tappe: termineranno il 16 maggio con l’annuncio dei risultati che porteranno al rinnovamento del Lok Sabha, la Camera bassa del Parlamento, e alla formazione di un nuovo governo. Fino ad allora nulla accadrà sulla sorte dei nostri due marò, trattenuti a New Delhi da oltre un anno senza processo.