«Sono io il poliziotto della foto». Il celerino accusato di aver calpestato una ragazza si “consegna” in Questura

14 Apr 2014 20:53 - di Redazione

Si è presentato in Questura a Roma, spiegando: «Sono io il poliziotto che si vede in quella foto». Un’immagine, quella della ragazza calpestata, una manifestante in terra che urlava abbracciata al suo fidanzato che è diventata un “caso” e per la quale ora l’agente rischia la sospensione. Una foto, una immagine imbarazzante, durante gli scontri di sabato scorso alla manifestazione dei movimenti antagonisti nella Capitale per il quale proprio il capo della polizia, Alessandro Pansa, non ha usato mezzi termini. «Abbiamo un cretino da identificare», aveva detto questa mattina prima che l’agente si presentasse in questura. Sulla vicenda la Procura di Roma ha disposto l’apertura di un fascicolo processuale e nelle prossime ore gli atti dell’indagine interna della Digos saranno trasmessi al pm Eugenio Albamonte. La giovane calpestata finora non ha presentato denuncia. «Quel poliziotto va sanzionato perché ha preso a calci una ragazza che stava per terra – aveva aggiunto il capo della polizia – tutti quanto gli altri che hanno lavorato vanno invece applauditi per come hanno operato e agito, con grandissima correttezza e mantenendo l’ordine pubblico. Non eccedendo assolutamente nell’esercitare la forza nei limiti della correttezza, come previsto dall’ordinamento». Ma l’indagine è ancora all’inizio. Sarà ascoltata la versione del poliziotto, ma sarà ricostruito l’episodio da varie angolature ottenute dalle immagini dei video. «In quelle che io ho visto si vede una persona calpestata. Ricostruiremo esattamente l’episodio e vedremo quali misure adottare», ha spiegato il Questore di Roma, Massimo Maria Mazza. «Per tanti che hanno lavorato bene – ha proseguito Mazza – non è giusto perdere la faccia a causa di una persona che ha invece fatto un errore». E l’indagine interna non finisce qui. Sotto i riflettori ci sono anche le foto che circolano sul web in cui si vedono degli agenti che impugnano il manganello al contrario per picchiare i manifestanti (colpire col manico fa più male, ndr). Anche in questo caso, “se ci sono state irregolarità o qualcosa che è andato oltre l’irregolarità – ha detto il Questore – vedremo cosa fare”. Il caso mediatico è scoppiato anche sui social network e anche lo scrittore Roberto Saviano, con un tweet, aveva chiesto che l’agente fosse sospeso.

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