Renzi vuole Tardelli in lista e sfrutta la vittoria ai Mondiali del 1982 per portare il Pd in Europa. Il web lo boccia

7 Apr 2014 20:19 - di Redazione

Per l’apertura della campagna elettorale delle Europee il Pd e Matteo Renzi hanno scelto il Palaolimpico di Torino. L’inizio della manifestazione – annunciata su twitter dal Pd piemontese – è programmato per le ore 10 di sabato prossimo. La lista dei candidati sarà approvata dalla direzione nazionale di mercoledì prossimo. Ma nell’attesa della ratifica non sono mancati mugugni e ironie. In particolare non risulta bene accetta – secondo quanto scrive l’Huffington Post – la candidatura di Michele Emiliano, sindaco uscente di Bari. Il bersaniano Alfredo D’Attorre intende portare il caso in direzione. “Già fa il sindaco di Bari e contemporaneamente anche il segretario regionale, in violazione dello statuto che impedisce il cumulo degli incarichi – dice D’Attorre – In più, va a Strasburgo per un tempo limitato, visto che pare voglia candidarsi per le regionali in Puglia nel 2015. Il tutto in contraddizione con i criteri di candidatura stabiliti dallo stesso Renzi. Vale a dire: rinnovamento e candidati che vadano in Europa per impegnarsi nel Parlamento Ue”.

Fa discutere anche l’intenzione di Renzi di candidare l’ex calciatore Marco Tardelli, il quale non ha sciolto la riserva (ha sostenuto anzi di capire poco di politica) così come Lucia Annibali, la donna sfregiata con l’acido per ordine del suo ex fidanzato. Renzi insegue dunque la politica spettacolo e nell’elettorato di sinistra la tendenza è quella di bocciare questo tipo di selezione dei candidati. Da diverso tempo Tardelli vive a Londra. Già nel 2008 aveva sottoscritto il manifesto del nascente Partito democratico di Walter Veltroni, il primo segretario che in campagna elettorale paragonava il partito alla nazionale di Enzo Bearzot campione del mondo. L’Unità ha rilanciato la mossa di Renzi anche se l’ex campione appare titubante. Ci sono poi i manifesti della campagna per le europee che “sfruttano” l’immagine di Tardelli dopo il gol contro la Germania nella finale dei Mondiali del 1982 con la scritta «fermare lo strapotere tedesco perché ce lo chiede Bearzot». Sui social network l’eventuale candidatura di Tardelli non suscita entusiasmo, in particolare molti utenti si chiedono se fosse questa la strategia per arginare la Merkel studiata dal nuovo premier, cioè mettere in campo un ex calciatore.

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