Giorgia Meloni da Trieste: arriveremo al 4%. Il Cav? «Speriamo possa fare campagna elettorale…»

12 Apr 2014 14:23 - di Guglielmo Federici

Mattinata nella “roccaforte” triestina per Fratelli d’Italia. L’occasione è la presentazione di Sergio Giacomelli, candidato di Fdi a Trieste alle prossime Europee in una regione particolarmente generosa con la destra rappresentata dal partito di Giorgia Meloni: «In Friuli Venezia Giulia Fratelli d’Italia ha una pattuglia in continua crescita, come su tutto il territorio nazionale», dice esplicitamente la Meloni, a margine dell’incontro alla Camera di Commercio del capoluogo giuliano. «La sfida alle prossime elezioni europee per noi è una sfida alla quale puntiamo al 4% su base nazionale e questa regione da questo punto di vista non ci dà particolari preoccupazioni». La convention triestina è l’occasione per ribadire le ragioni che il partito è impegnto a difendere: in Europa sì, ma con la schiena dritta. «Noi crediamo – spiega – che sia importante in questa tornata elettorale far crescere quei partiti che in Europa possano andare a difendere gli interessi degli italiani, piuttosto che stare lì banalmente a prendere ordini, come avvenuto in questi anni. Chiaramente questo significa anche costringere l’Unione europea a fare politiche che possano difendere la nostra specificità; significa immaginare politiche che possano basarsi sui bisogni degli italiani, anche a costo – ha precisato la Meloni – di rinegoziare la nostra presenza all’interno della zona euro».

Nel corso della riunione è arrivata la domanda, prevedibile, sulla questione dell’impegno di Silvio Berlusconi a questa tornata elettorale, ancora tutta da definire. Giorgia Meloni ha risposto con molta chiarezza: «Noi speriamo che il Tribunale di sorveglianza gli consenta di fare campagna elettorale perché, pur essendo noi un partito avversario che compete con il partito di Silvio Berlusconi, non ci piacciano coloro che vogliono vincere facile». Il riferimento esplicito è al premier. «Questo lo dico – ha infatti specificato l’ex ministro – anche a Matteo Renzi, al quale ho sentito dire in più di un’occasione che Berlusconi lo vorrebbe vedere in pensione e non in galera. Ed è bene, invece, che chi è suo avversario faccia la campagna elettorale cercando di battere il partito di Berlusconi, ma non impedendogli di fare la campagna elettorale».

 

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