Condannato a 20 anni l’ex fidanzato dell’avvocatessa sfigurata con l’acido: la sentenza accolta da applausi

29 Mar 2014 20:32 - di Redazione

Luca Varani, l’avvocato trentasettenne presunto mandante dell’agguato con l’acido a Lucia Annibali, è stato condannato a 20 anni di reclusione dal Gup di Pesaro Maurizio Di Palma, dopo una breve camera di consiglio. Una condanna giustamente severa, che è stata accolta da applausi. Il giudice ha condannato a 14 anni di reclusione ciascuno il presunto esecutore materiale dell’aggressione, Rubin Talaban, albanese, e il suo connazionale Altistin Precetaj. Quando Lucia Annibali è uscita dall’aula dell’udienza è stata accolta dal calore delle numerose persone presenti, molte delle quali donne.  Gli avvocati dalla difesa sono stati apostrofati al grido di «vergogna, vergogna…».   «Naturalmente non c’è niente –ha detto l’avvocatessa ai giornalisti – che potrà ripagare, né me né la mia famiglia, dell’eterno dolore che abbiamo vissuto e che ancora viviamo. L’importante è che io viva bene la mia vita e questa mia nuova esistenza». Il caso di Lucia Annibali, sfigurata  nell’aprile dello scorso anno in agguato ordito dal suo ex-fidanzato , ha destato molta impressione nell’opinione pubblica, per la viltà e l’efferatezza del crimine.

La Annibali presenterà un video autoprodotto in occasione del Premio Circolo della Stampa, che riceverà a Pesaro il primo aprile. Il video, che parte sulle note di una musica melodica per poi proseguire sulle note trascinanti di Happy di Pharrell Williams, è composto da foto – per lo più inedite – che la ritraggono prima dell’aggressione  è poi durante il suo calvario, con una immagine choc del suo volto deturpato prima che i dieci interventi di chirurgia plastica a cui si è finora sottoposta le restituissero parte della sua bellezza. Lucia, che sarà premiata «per la sua forte e autentica testimonianza di una grande dignità personale sociale che sì riafferma di fronte alle offese», sarà accompagnata dal chirurgo che l’ha operata, Edoardo Caleffi, direttore dell’Unità di Chirurgia plastica e Centro ustioni di Parma.

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