Sì definitivo all’abolizione del finanziamento pubblico (dal 2017). Nuovo show dei grillini in aula
Sì definitivo al decreto legge sul finanziamento pubblico ai partiti che sarà completamente abolito solo nel 2017. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 312 sì, 141 no e 5 astenuti. Il testo introduce il principio del 2 per mille dell’Irpef che il contribuente può donare al partito purché sia dotato di regolare statuto. Il tetto massimo per le donazioni delle persone fisiche è stato fissato a 300mila euro, per le società a 200mila. Per le erogazioni sono previste agevolazioni fiscali.
I Cinquestelle hanno contestato il provvedimento facendo al premier incaricato Matteo Renzi “i complimenti per la sua prima bugia in Parlamento quando ha detto che l’ok a questo decreto non sarà una vittoria sua ma di tutta l’Italia”.”Bugia numero 1 di Renzi”: è il cartello che tutti i deputati di M5S hanno esposto nell’Aula della Camera dopo che la presidente Laura Boldrini ha annunciato l’approvazione definitiva del provvedimento. Contraria anche la Lega, per la quale “bisognava avere più coraggio. Ad esempio sulla trasparenza per gli stipendi dei funzionari dello Stato, dei burocrati e sui bilanci dei sindacati. Perché non avete voluto normare i bilanci dei sindacati dal momento che anche loro ricevono soldi pubblici? Ancora una volta alle tante parole di questa maggioranza non sono seguiti i fatti. Purtroppo, ancora una volta, è stata persa una grande occasione”.
Soddisfatti per l’approvazione Pd e Ncd, per i quali si tratta di una svolta importante e di un messaggio rivolto al paese in un momento di crisi drammatico.