In Belgio l’eutanasia sarà estesa ai bambini di ogni età. Favorevole il 73% dei cittadini. I cattolici digiunano per protesta
Tre casi, in Europa, tornano a far parlare di eutanasia. Il primo arriva dal Belgio, dove oggi diventa legge la possibilità di somministrare la “dolce morte” ai minori di qualunque età, purché con «capacità di giudizio». Il secondo arriva dalla Francia, dove domani il Consiglio di Stato renderà nota la decisione sulla vita di un 38enne tetraplegico in stato vegetativo da cinque anni. Si tratta di una vicenda controversa, che divide l’opinione pubblica e che vede da una parte la moglie e i medici, che si sono appellati al tribunale per ottenere la sospensione delle terapie, e dall’altra i genitori dell’uomo, che invece chiedono che sia tenuto in vita. Il terzo caso arriva dall’Olanda, dove è giallo intorno alla morte dell’ex-ministro della sanità, Els Borst, che nel 2002 fu la promotrice della legge sull’eutanasia. Lunedì l’ex ministro, che aveva 81 anni, è stata trovata morta da un amico nel suo garage. Dalle ferite sul corpo i medici legali hanno stabilito che il suo è stato un assassinio. Sui possibili moventi, però, non ci sono ancora ipotesi. Proprio la legge olandese, approvata nello stesso anno della prima legge belga, è stata finora quella con il perimetro più ampio. Amsterdam, infatti, aveva già previsto la possibilità di eutanasia per i minori, fissando però un limite minimo di 12 anni. La nuova legge belga, invece, non porrà alcun limite d’età, indicando come paletti solo la capacità di discernimento del bambino e la presenza di malattie incurabili e che comportano «sofferenze fisiche insopportabili» in fase terminale. Dopo l’ok già dato dal Senato e un intenso dibattito tenutosi alla Camera, il testo dovrebbe essere approvato da una maggioranza trasversale di deputati: si sono detti contrari solo i nazionalisti fiamminghi, i cristianodemocratici e alcuni liberali. Alcuni sondaggi, inoltre, hanno rilevato che anche fuori dal parlamento la normativa riscontra un’ampia approvazione. Si parla di un 73% di belgi favorevoli, forse confortati anche dal fatto che, secondo i medici e gli esperti consultati prima di procedere alla stesura del testo di legge, l’eutanasia sui minori dovrebbe riguardare circa una decina di casi l’anno. Ma la Chiesa cattolica, che nei giorni scorsi ha organizzato un digiuno, e anche altri fedi religiose hanno avvertito sul rischio di banalizzazione della morte, lanciando un appello alla politica che però è rimasto inascoltato.