Alain de Benoist spiega la Francia in crisi d’identità: ricominciamo dalla scuola
La politica francese vista da Alain de Benoist, già ideologo della Nuova Destra, fondatore della rivista Eléments, critico della globalizzazione e convinto assertore dei valori della tradizione europea. In una conversazione con Mauro Zanon pubblicata oggi su Il Foglio, de Benoist esprime il suo punto di vista sul Front national, osservando che Marine Le Pen è riuscita a far cadere il pregiudizio demonizzante nei confronti del Fn. “Ci sono categorie – spiega de Benoist – che il Front national, prima della svolta marinista, non riusciva a sedurre. Oggi, quelle stesse categorie sono le prime a sostenerlo: le donne, i giovani nella fascia compresa tra i 18 e i 24 anni, e soprattutto gli insegnanti. A differenza del padre – continua- il cui solo obiettivo era quello di creare una grande forza politica di protesta e contestazione, Marine ha riposizionato il Front national come partito che mira a salire al potere. Certo, Ump e Ps le stanno spianando la strada, ma i problemi sorgeranno se al potere ci salirà veramente”.
Molto acuta l’analisi di de Benoist sul malessere della Francia in crisi di identità, un processo che molti addebitano all’immigrazione di massa che è uno dei problemi ma non è “il” problema. “L’immigrazione scriteriata – osserva – è molto più la conseguenza che la causa del progressivo sgretolamento dell’identità nazionale. La gente non sa più in che cosa consista l’identità francese. C’è una crisi dell’insegnamento della storia a scuola, e della scuola stessa, una crisi della trasmissione del sapere. Non si sa più cosa trasmettere”. E in Italia, verrebbe da commentare, non è che si stia meglio.