Brunetta ad Alfano: come fai ad accettare le “violenze” del governo? Letta ti sta prendendo in giro…
«Caro Angelino, sei stato eletto per cancellare l’Imu sulla prima casa e invece ci farai pagare di più». Parla senza peli sulla lingua, Renato Brunetta, presidente dei deputati di FI, che si rivolge al ministro Alfano invitandolo a rendersi conto che «per un mese gli hanno fatto credere di aver vinto la battaglia e invece si stanno preparando a fregarlo».Chi? Pd, presidente del Consiglio, Saccomanni e sinistra nel suo complesso, ovviamente. «Se davvero il governo (di cui in realtà faresti parte anche tu e su cui dovresti avere una certa influenza) ritoccherà a rialzo le aliquote della Tasi definite nella Legge di stabilità – argomenta Brunetta – avrai posto il sigillo sull’introduzione della patrimoniale nel sistema fiscale italiano. A ottobre l’avevi più o meno scampata ponendo il tetto del 2,5% alle aliquote sulla prima casa e del 10,6% alla tassazione sulle seconde case. Ma adesso aumenteranno entrambe di un ulteriore punto percentuale e le aliquote saranno del 3,5% sulle prime case e dell’11,6% sulle seconde. Come Monti, peggio di Monti. Ne deriva – aggiunge il parlamentare azzurro – che il gettito derivante dalla tassazione sulle prime case ammonterà a 3 miliardi di euro (solo uno in meno rispetto ai 4 miliardi di Monti) e quello derivante dalle seconde case supererà i 27 miliardi di euro. Totale: oltre 30 miliardi di euro. E questo calcolo è fin troppo ottimista, perché non tiene conto della Tari (il cui gettito, lasciato alla totale discrezionalità dei singoli Comuni, è imprevedibile), né della reintroduzione dell’Irpef sulle seconde case. In sintesi, rispetto all’Ici di Berlusconi del 2011, che dava un gettito di 10 miliardi all’anno, dal 2014 il prelievo complessivo sugli immobili in Italia sarà più che triplicato: oltre 30 miliardi. Una patrimoniale di fatto. Come fai, Angelino, ad accettare una simile violenza?».
Uno scenario davvero incredibile che minaccia di penalizzare quell’80 per cento degli italiani che oggi è proprietario della casa in cui abita «e– sottolinea Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato – non sa ancora cosa e soprattutto quanto dovrà pagare per quella che si prevede come una disastrosa tassazione sugli immobili di cui il governo continua a non dare alcun chiarimento. Forza Italia – afferma Gasparri – ha tolto l’appoggio al governo anche perché non ha saputo dare risposte credibili sulla questione casa e continuerà a battersi contro questo vero e proprio massacro fiscale e farà un’opposizione decisa in Parlamento perché questa aggressione a colpi di tasse e’ inaccettabile». Il governo, insomma, scherza con il fuoco: per una via annuncia che le tasse diminuiranno e per l’altra le aumenta di dismisura con un prelievo sugli immobili perfino superiore a quello del governo Monti. «Le cifre e le tabelle – fa notare Daniele Capezzone – sono infatti più solide delle chiacchiere e delle fumisterie e resistono a qualunque tentativo di ovattare, narcotizzare, addormentare. Per il 2013, i fatti dicono che non tutte le prime case e non tutto il settore agricolo sono stati salvati: quindi, la promessa pubblica del governo di tutti questi mesi è stata per lo meno disattesa. Per il 2014, poi, si fa addirittura di peggio, perché l’Imu torna sotto mentite spoglie, attraverso la Tasi».