“Destinazione Italia”, il governo annuncia sconti su bollette e Rc auto. Ma di certo c’è la stangata sulla Tares

13 Dic 2013 14:58 - di Guido Liberati

Di Babbo Natale non ha il fisico e neppure l’abito, eppure Enrico Letta a Palazzo Chigi ha presentato il decreto Destinazione Italia neanche fosse Santa Claus la notte del 24 dicembre. Ha portato il suo dono di Natale per gli italiani, che assomiglia più un cesto natalizio da discount di periferia, dove spunta un po’ di tutto, non si sa quanto indigesto. C’è infatti davvero di tutto in questo decreto che annovera «disposizioni urgenti per il contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015». Secondo il premier con questo provvedimento «c’è una forte riduzione del costo delle bollette energetiche che è uno dei danni peggiori alla competitività delle nostre imprese». Almeno 850 milioni di euro di risparmio, garantisce il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato. Inoltre il decreto, assicura il premier, «serve per ridare fiducia alle piccole e medie imprese con un intervento importante sul credito di imposta per la ricerca delle le imprese, che serve ad incentivare a chi vuole investire». C’è spazio anche per un cioccolatino. «Una cosa che può sembrare piccola ma è importante – dice Letta – la detrazione fiscale del 19 per cento per i libri, un punto importante che ha a che vedere con la cultura nel nostro Paese». Assieme a “Destinazione Italia” il Consiglio dei ministri ha anche varato un disegno di legge «per il contenimento del consumo del suolo», il quale  racchiude una serie di misure per la tutela e la qualificazione dell’ambiente. Ma da qui a vederlo approvato definitivamente ce ne corre.

Come non avrà vita facile il decreto del governo che, appena nato, già registra le prime perplessità. Far scendere le tariffe delle assicurazioni per decreto «lede il principio europeo della libertà tariffaria», tuona l’Ania. «Queste misure – avvertono i rappresentanti delle Assicurazioni – incontrerebbero la nostra opposizione e, peraltro, non sarebbero in grado di raggiungere gli obiettivi del governo, da noi condivisi, di ridurre i costi della RC Auto e i prezzi pagati dagli assicurati». In attesa di pagare di meno luce, gas e assicurazioni, gli italiani per ora pagano più tasse rispetto all’anno scorso. A dirlo uno studio della Uil. Nel 2013 la Tares peserà per 305 euro per ogni nucleo familiare, +35,4% rispetto al 2012. Su 90 città capoluogo, solo Varese ha ridotto la Tares, mentre le restanti 89 hanno aumentato l’imposizione. Lo studio evidenzia pure come nel complesso le amministrazioni pubbliche incasseranno 9,9 miliardi di euro, ovvero 2,3 miliardi in più sul 2012 (+30,3%). Il vero regalo di Natale lo hanno ricevuto loro.

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