Il nuovo ambasciatore di Pompei è Emanuele Filiberto, il “ballerino” della Carlucci
Emanuele Filiberto diventa ambasciatore di Pompei nel mondo. Non siamo su Scherzi a parte, la notizia è vera e tanto anomala (e non lo diciamo per questioni politiche o ”dinastiche”) da aver provocato una reazione urticante da parte di chi, pensando allo straordinario sito archeologico, immaginava una scelta che rappresentasse meglio la città di Tito Lucrezio Caro. Ma il sindaco del Pd, Claudio D’Alessio, nel decidere di conferirgli l’onoreficenza, avrà sicuramente pensato che la vittoria di Emanuele Filiberto a Ballando con le stelle potesse essere il passaporto giusto per spedire il rampollo a rappresentare Pompei nel mondo. «Per me per me è un grande onore», ha scritto su Twitter Emanule Filiberto nel postare le foto della sua visita agli scavi di Pompei e in particolare alla Villa dei Misteri, che ha definito «una meraviglia». Il suo compito sarà quello di promuovere l’immagine della città nuova di Pompei che sorge attorno alla storica basilica, fondata da Bartolo Longo. L’amministrazione comunale di provata fede democratica ha infatti ideato un progetto sulla città nuova: un parco naturale da realizzare a nord degli Scavi. Emanuele Filiberto dovrà trovare sponsor nel mondo disposti a sostenere il progetto. Peccato che nel fare il suo giro turistico della città si sia lasciato scappare la frase: «Non ero consapevole del fatto che attorno alla Basilica c’era una città così bella». Complimenti per la sincerità. Come farà a promuovere la città con la quale non ha alcun legame e con queste lacune abissali? Non ha mai letto dal suo buen retiro in Svizzera neppure un opuscoletto sulle meraviglie pompeiane? La moderna città di Pompei, per sua informazione, non è spuntata nottetempo come un fungo, ha quasi 150 anni.