Sulla giunta Burlando si abbatte un’altra “tegola”: si dimette l’Udc Monteleone. È indagato per peculato
Un altro scandalo scuote il centrosinistra ligure. Dopo giorni di polemiche il presidente del Consiglio regionale, Rosario Monteleone dell’Udc, indagato dalla procura di Genova per peculato e falso in scrittura privata per le spese del gruppo e dell’ufficio di presidenza si è dimesso. Secondo l’accusa, ci sarebbero stati ammanchi di circa 120mila euro durante l’esercizio 2010-2012. Trentaduemila euro sarebbero stati distratti dai conti della presidenza del Consiglio e contestati a Monteleone, altri 82mila distratti dalle casse del gruppo Udc. «Quelle fatture sono state già rimborsate con gli interessi legali», ha ripetuto oggi Monteleone in Consiglio, dove è arrivato a sorpresa verso la fine della seduta. Fino a ieri ripeteva di non volersi dimettere. Poi ha incontrato l’amico e alleato Burlando, ha sentito i suoi fedelissimi e ha deciso. Prima ha comunicato al Consiglio che non avrebbe partecipato per problemi personali. Poi si è presentato in aula: «Per la tranquillità di tutti, a cominciare da quella della mia famiglia, consegno le mie dimissioni. Sono da giorni sotto la gogna mediatica, immeritatamente. Mi rendo conto di avere grandi responsabilità. La più grande è quella di padre». La caduta del responsabile regionale dell’Udc, principale alleato del presidente della giunta, Claudio Burlando (Pd), si è abbattuta sul centrosinistra che dal 2010 governa la Liguria. La nomina del successore sarà questione di giorni. La seduta che eleggerà il prossimo presidente è prevista il 5 novembre. Per domani è convocata invece una prima riunione di maggioranza con il presidente Burlando per discutere sul nome da scegliere. Potrebbe essere l’attuale vicepresidente Michele Boffa, ma con lui il Pd andrebbe a occupare tutte le poltrone strategiche, oppure l’Udc Donzella, sul quale però ci sarebbe il veto dello stesso Monteleone, sentitosi tradito sia dal gruppo sia da alcuni politici dell’area moderata genovese. Alla fine potrebbe spuntarla Giacomo Conti, della Federazione della Sinistra. La riunione servirà anche per provare a metabolizzare quest’ultimo colpo, arrivato a un anno esatto dalle dimissioni della vicepresidente della giunta e assessore all’urbanistica, Marylin Fusco (Idv), indagata per abuso d’ufficio nell’ambito di una inchiesta sui lavori per il porto di Ospedaletti (Imperia). Era il 20 ottobre 2011. Tre mesi dopo, cadde, anche lui per un’inchiesta, il successore della Fusco, Niccolò Scialfa (allora Idv, ora in Diritti e Libertà), coinvolto nelle indagini sulle spese del gruppo. Ieri Italia dei Valori, che in Liguria era il più forte alleato del Pd in maggioranza dopo le elezioni 2010. Ora l’Udc. Le inchieste stanno decimando la maggioranza e il Consiglio.