Riflettori puntati sulla Rai: tornano le primarie Pd e si teme una nuova diretta minuto per minuto

30 Ott 2013 20:37 - di Bianca Conte

Corsi e ricorsi… elettorali. Il set potrebbe essere sempre lo stesso: quello delle primarie. Il protagonista indiscusso – e onnipresente in scena – nuovamente il centro-sinistra. Finalmente però qualcuno alza il sipario sull’eventuale reiterarsi di una situazione che rischia di profilarsi come nuovamente impari, in barba a norme sancite dalla par-condicio e algebriche ripartizioni degli spazi mediatici. Insomma: ancora una contesa elettorale tra i capitani coraggiosi del Pd in onda minuto per minuto? Riflettori puntati, dunque, su usi e consumi degli spazi propagandistici. «Come dobbiamo regolarci per le primarie di un partito? Io vorrei quasi rigirarvi la domanda, perché voi siete una Commissione di Indirizzo e dovreste dare gli indirizzi», ha affermato in merito alla spinosa questione il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, rispondendo alle domande dei parlamentari in Commissione di Vigilanza Rai. «Parte dei problemi di riequilibrio chiesto dell’Agcom nasce dal fatto che l’anno scorso il Pd ha condotto le primarie e la Rai gli ha dato copertura – ha aggiunto il dg –. Ora abbiamo lo stesso problema. Dovreste essere voi a dirci come regolarsi. Più le regole sono chiare, più ci è facile rispettarle». Una ricerca di baricentro aziendale da far coincidere anche con un altro aspetto poco affrontato, ma sottolineato nella sua “requisitoria” da Gubitosi: «Le primarie tendono a ripetersi, mentre alcuni partiti non le fanno. Va trovato un equilibrio». Equilibrio dovrebbe essere appunto la parola chiave. Equilibrio di tempi e di spazi. Un equilibrio che nel novembre del 2012, in occasione delle primarie atte a designare il premier indicato dal centro sinistra per le elezioni politiche, fece saltare schemi, norme e riferimenti, trasformando il diritto alla visibilità televisiva in un lungo, interminabile spot pubblicitario in appalto allo schieramento democrat. Una sorta di monopolio tacito concesso a Bersani e compagni, indiscussi attori unici della scena mediatica, negata o parcellizzata ad altri. Ora il copione rischia di ripetersi con le prossime primarie del Pd, che si teme possano ancora avvenire in diretta tv. E allora: ricerca di misure e proporzioni? Invoca Gubitosi. Decisamente. Individuazione di un indirizzo che apra a più direzioni politiche? È doveroso, affinché il megafono della Rai non riecheggi, ancora una volta, una sola voce in campo.

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