Al via “Officina per l’Italia”, il centrodestra che guarda al futuro. Primarie e congresso a gennaio

9 Ott 2013 13:34 - di Redazione
Inaugurato il cantiere del dopo-Berlusconi sotto la regia di Fratelli d’Italia. Annunciata a settembre ad Atreju da Giorgia Meloni, oggi  parte ufficialmente Officina per l’Italia: un laboratorio per dare vita alla piattaforma culturale e programmatica di un nuovo centrodestra «a testa alta» che superi la leadership di Berlusconi, la logica del capo e la stagione degli “unti del signore”. Lanciata dal partito fondato dall’ex ministro della Gioventù, Guido Crosetto e Ignazio La Russa, l’officina è aperta a tutte le anime del centrodestra.Questa mattina alle 11 alla Sala della Regina di Montecitorio si è insediato il comitato coordinato da Giuseppe Cossiga, figlio dell’ex presidente della Repubblica. Calendario serrato: la chiusura dei lavori è prevista per novembre, poi con il nuovo anno il congresso con il metodo delle primarie per «finirla con il tempo delle cooptazioni». Intellettuali, giornalisti, politici, esponenti della società civile che provengono da storie molto diverse: sono oltre 50 le personalità che hanno aderito al comitato politico e al comitato scientifico e che realizzeranno un manifesto politico-culturale per un nuovo centrodestra «capace di affrontare le sfide che attendono l’Italia». Tra i big figurano: Giulio Tremonti, Marcello Pera, Marcello Veneziani, Gianni Alemanno, Luciano Ciocchetti, Paolo Del Debbio, Adolfo Urso, Giulio Terzi Di Sant’agata, Magdi Allam, Antonio Guidi, Gennaro Malgieri, Giampaolo Rossi, Gennaro Sangiuliano, Federico Eichberg, Filippo Facci, Bernardini De Pace, Marco Pizzo. Obiettivo: mettere insieme le migliori energie del centrodestra per costruire il dopo Berlusconi senza rendite di posizione e oltre il recinto dell’eredità di Alleanza nazionale. «Perché non ne possiamo più – ha ripetuto Giorgia Meloni – di quelli che in quattro cinque si chiudono in una stanza e decidono per tutti, perché i partiti sono uno strumento degli italiani non di “alcuni” italiani». Oltre ai lavori del comitato nazionale verrà aperto anche un dibattito in sede locale e si svolgeranno 5 incontri ai quali verranno invitati tutti coloro che desiderano partecipare all’Officina. Paletti chiari per chi vorrà  lavorare alla “Cosa Vera”: primarie per la selezione della classe dirigente, no a governi di larghe intese («che non faranno mai le riforme») e la crociata contro la grande finanza che ha inginocchiato l’Italia.

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