La Siria accetta la proposta di Mosca: armi chimiche sotto il controllo internazionale. La svolta potrebbe scongiurare la guerra
Una mossa di Mosca potrebbe far giungere a una svolta il dibattito sull’attacco alla Siria: il ministro degli Esteri russo Lavrov ha infatti proposto a Damasco di mettere i suoi depositi di armi chimiche sotto il controllo internazionale, distruggere poi queste armi e aderire pienamente all’organizzazione per il divieto delle armi chimiche. Una proposta che riprende quella lanciata dal segretario di Stato John Kerry. Il ministro degli Esteri siriano ha detto che la proposta è stata accettata. Per il premier britannico Cameron l’idea non deve però costituire un diversivo perché rimane la necessità di una risposta robusta agli attacchi chimici che già sono avvenuti. Fonti ufficiali israeliane sottolineano che questa soluzione sarebbe preferibile alla guerra perché l’interesse è quello di eliminare gli arsenali chimici di Assad.
Nel confermare il sì di Damasco alla proposta russa il ministro degli Esteri siriano Muallim ha spiegato: “Per noi le vite dei nostri cittadini e la sicurezza del nostro Paese sono una priorità. E confidiamo nella saggezza delle autorità russe che stanno cercando di evitare un’aggressione americana contro il nostro popolo”.
Papa Francesco ha ancora una volta espresso su Twitter il suo auspicio a fermare la voce delle armi: “L’umanità – ha scritto – ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace”. Una piccola svolta su cui dovrà adesso pronunciarsi la Casa Bianca che intanto fa sapere che altri 14 Paesi – tra cui Germania, Ungheria, Marocco, Qatar e Emirati Arabi Uniti – hanno firmato il documento di forte condanna del regime di Assad per l’uso di armi chimiche lo scorso 21 agosto.