Hollande non esclude un voto sull’intervento in Siria. Assad: attenti, il Medio Oriente è pronto a esplodere
Il fronte del no all’intervento in Siria, capeggiato dal leader russo Putin e rafforzato dalle posizioni di Angela Merkel , si appresta a sfruttare il G20 per imporre il suo punto di vista mentre la Germania ha ripetuto anche oggi il no all’intervento e il presidente Hollande ha annunciato che si rivolgerà ai francesi per conoscere la loro opinione sui raid contro Damasco e non esclude un voto sull’intervento.
Bashar Al Assad intanto continua a ripetere che sull’uso dei gas chimici Francia e Usa diffondono accuse assurde. In un’intervista pubblicata su La Stampa di oggi (e realizzata da Georges Malbrunot per Le Figaro) il leader siriano si difende: “Che interesse avremmo ad attaccare con armi chimiche quando la nostra situazione sul terreno è molto migliore che l’anno scorso? Perché, in qualsiasi Paese, un esercito utilizzerebbe delle armi di distruzione di massa se fa progressi con quelle convenzionali? Di più: è possibile utilizzare queste armi nella periferia di Damasco senza uccidere decine di migliaia dipersone, dato che queste sostanze sono trasportate dal vento? Tutte le accuse si basano su dichiarazioni di terroristi e su immagini arbitrarie diffuse su Internet”.
Poi Assad si sofferma sulle conseguenze di un conflitto in Medio Oriente: “Chiunque prenda questa decisione deve prima chiedersi che cosa le ultime guerre hanno portato agli Usa e anche all’Europa. Cosa ha guadagnato il mondo in Libia? Cosa dalla guerra in Iraq? Cosa guadagnerebbe dal rafforzamento del terrorismo in Siria? Quale sarebbe l’interesse degli Usa nella crescita dell’instabilità e dell’estremismo in Medio Oriente? Quale l’interesse a proseguire quello che George Bush ha iniziato, cioè diffondere le guerre per il mondo?”. Assad si lascia andare poi a toni più minacciosi: “Il Medio Oriente è un barile di polvere e il fuoco oggi ci si avvicina. Non bisogna solo parlare della risposta siriana ma anche di ciò che potrebbe succedere dopo il primo colpo…”.