Ladri a villa Calderoli: ma stavolta a metterli in fuga né tigri né lupi ma solo l’antifurto
Secondo tentativo di furto nel giro di quattro mesi nella villa di Roberto Calderoli, sui colli tra Mozzo e Bergamo. L’allarme è scattato giovedì verso le 16,30 e i ladri sono fuggiti a mani vuote. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri di Curno e Bergamo, oltre alla polizia. I ladri hanno scavalcato la recinzione e sono entrati nel vasto parco che circonda la villa. Ma l’antifurto è scattato e i malviventi sono fuggiti a gambe levate prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. L’ex ministro leghista non si trovava in casa. Già lo scorso 14 aprile si era registrato un analogo episodio, ma anche in quel caso il colpo era andato a vuoto. Dal 13 agosto dell’anno scorso non è più presente un presidio fisso delle forze dell’ordine fuori dalla villa del senatore leghista. Resta invece la sua scorta privata, non presente però nell’abitazione quando Calderoli è altrove. Il parco dove si trova la villa è lo stesso in cui Calderoli ospitò per un anno prima una tigre («ma ho dovuto darla via dopo che aveva divorato un cane», disse l’ex ministro) e poi due lupi, non cani-lupo ma proprio «lupi, lupi», precisò. Specie pericolose che la legge vieta di tenere in casa, e infatti la notizia fece insorgere gli animalisti. Ma non i ladri, messi in fuga però dall’antifurto: tigre e lupi, infatti, non ci sono più.