La “cura Orlando” non funziona, Palermo è invasa dai rifiuti. E i turisti li fotografano

5 Ago 2013 18:39 - di Redazione

Trentatré gradi, una cappa di caldo torrido che avvolge la città, rendono allarmante la situazione dei rifiuti a Palermo, dove da qualche settimana, a causa del passaggio di consegne tra l’Amia e la nuova Rap (Risorsa Ambiente Palermo), che si occupa della raccolta e del trattamento dell’immondizia, si accumulano in tutti gli angoli della città sacchi di spazzatura, mobili vecchi, rifiuti di ogni genere. Soprattutto nel centro storico la situazione è più grave e i turisti in canottiera e pantaloncini corti, che passeggiano tra cartacce e bottiglie di plastica, spesso si fermano per fotografare queste strane “statue post moderne” che sorgono accanto a edifici di pregio e musei: una mini discarica è anche accanto al palazzo della direzione generale del Comune, in via del 4 aprile, tra lo Steri e Palazzo Abatellis. Una situazione resa ancor più difficile dall’inciviltà di alcuni palermitani che non rispettano le norme e gettano di tutto per strada. Dice Sergio Marino, presidente della Rap, impegnato in queste ore in numerosi incontri per cercare di convincere i fornitori dell’Amia a proseguire le loro attività anche con la nuova società: «Spero di riuscire entro questa settimana, al massimo i primi giorni della prossima, a uscire dalla nuova emergenza ed avere la città di Palermo pulita. In questo passaggio da Amia a Rap abbiamo avuto qualche difficoltà, non solo con le ditte di manutenzione, ma anche con la società che ci fornisce il gasolio. Oltre le manutenzioni anche la mancanza di gasolio ha bloccato i mezzi nell’autoparco».
L’altra notte è stata l’ennesima di roghi di rifiuti. Decine i cassonetti dati alle fiamme nel capoluogo. Incendi in via Cadorna, in via Villagrazia, via Leotta, in viale Michelangelo, via Monfenera. Roghi allo Zen e nella zona di Bonagia. Incendi anche in provincia, dove gli Ato hanno problemi nella raccolta e nel conferimento in discarica. Incendi a Campofelice di Roccella in contrada Pizza Vecchia, a Corleone in contrada Buizone, a Trabia in via del Canneto. «Ho incontrato la ditta che fornisce il gasolio e siamo riusciti ad ottenere la prosecuzione del servizio – dice Marino – Per noi questo è un buon risultato che ci fa sperare di tornare presto con tutti gli itinerari coperti». Il nuovo presidente ha incontrato di nuovo le ditte che garantiscono le manutenzioni dei mezzi che servono per la raccolta. «Una volta rientrata l’emergenza, cercherò di comprendere come sia stato possibile esternalizzare quasi tutti i servizi – ha aggiunto – Verificherò se ci sono i margini per mettere in campo un piano di risparmio per l’azienda».

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