Grecia: a causa della crisi i souvlaki si prendono la rivincita sui Mc hamburger

26 Ago 2013 17:30 - di Redazione

Rivincita in Grecia della cucina locale sui McDonald’s americani. I tradizionali souvlaki – i saporiti bocconcini di carne di pollo o di maiale alla griglia infilzati su uno spiedino che sono una pietra miliare nella cucina ellenica – hanno infatti ormai sonoramente battuto il fast-food arrivato nel Paese da oltre 30 anni e destinato, in apparenza, a sbaragliare i rivali sul mercato. E questo a causa della crisi economica che negli ultimi cinque anni ha drasticamente ridotto il potere d’acquisto dei cittadini greci. Al crollo dell’hamburger e delle patatine fritte nei gusti dei greci ha dedicato un servizio il quotidiano ateniese Kathimerini. Una dimostrazione lampante viene dalla chiusura, il mese scorso, dell’ultimo punto vendita della catena di fast-food statunitense McDonald’s ancora in attività nella città di Salonicco (Grecia settentrionale). Il ristorante era in un certo senso la ‘nave ammiraglia’ della multinazionale californiana, visto che aveva aperto i battenti nel 1994 a un tiro di sasso dal porto. Nonostante dallo scorso primo agosto il governo di Atene, nel tentativo di incrementare i consumi ed avere maggiori introiti fiscali, abbia deciso di tagliare temporaneamente di 10 punti l’Iva sui servizi di ristorazione (passando al 23 al 13% sino alla fine di dicembre) il danno al settore era già stato fatto.

Degli iniziali 11 McDonald’s che negli ultimi anni sono stati aperti in Grecia, oggi ne restano solo due, ad Atene. La crisi ha naturalmente danneggiato altri famosi ‘brand’ anche locali come la greca Goody’s, fondata a Salonicco nel 1975, che pure vende un burger con patatine fritte e una bibita a soli tre euro. Molti Goody’s sono stati chiusi negli ultimi tempi, ma comunque la catena, insieme con i suoi Flocafè, rimane ancora la maggiore, con oltre 150 locali in tutto il Paese. In base all’ultimo bilancio di esercizio, gli introiti della Goody’s nel 2012 sono scesi a 212,36 milioni di euro rispetto ai 278,44 milioni dell’anno prima, con un crollo del 23,7%. Il totale delle vendite in tutti i locali Goody’s è diminuito del 28% mentre la quota di mercato dell’azienda è passata all’11,6% rispetto al 12,7% del 2011. In teoria, però, l’industria del fast-food avrebbe dovuto ottenere risultati migliori considerando il fatto che, in tempi di crisi economica, la gente tende a consumare cibi più a buon mercato. Invece, sembra che il calo del potere d’acquisto e il picco della disoccupazione giovanile (58,7% degli under 25 a giugno) – il principale obiettivo di mercato della catene di fast-food – abbia avuto come risultato un crollo dei consumi di cibo ‘mordi e fuggi’. D’altra parte, uno studio ha rilevato che a fronte del calo del fast-food, è rimasto alto il consumo dei tradizionali spuntini greci come le ciambelle di pane (koulouri), le tyropite (tortine al formaggio) e i souvlaki.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *