«Sono felice di servire il Papa». Parla Chaoqui, unica donna nella commissione sulle finanze vaticane

19 Lug 2013 20:00 - di Gloria Sabatini

«Da cristiana e italiana, è per me un grandissimo onore avere l’opportunità di aiutare il Santo Padre». La trentenne Francesca Immacolata Chaouqui è stata scelta da papa Francesco come membro della neonata Commissione referente sulle finanze vaticane che si occuperà di raccogliere informazioni e  riferire al Papa la “verità” sui «problemi organizzativi ed economici della Santa Sede». La “prescelta” affida a Twitter la sue emozioni  caldo: «Il mio cuore, la mia Fede, il mio impegno, la mia professionalità a servizio della Chiesa e del Santo Padre. Sempre». Raggiunta al telefono dall’HuffPost, Chaouqui non nasconde gioia e apprensione, «non posso parlare, è tutto top secret», dice la giovane manager che da oggi è commissaria del Papa, roba da far tremare le vene ai polsi. Nata a San Sosti, in provincia di Cosenza, Chaouqui, da madre italiana e padre francese di origine marocchina, si occupa di relazioni pubbliche e comunicazione per Ernst & Young Italia.

Hanno  suscitato violente polemiche le sue recenti prese di posizione su Fabiana Luzzi, la ragazza bruciata viva dal fidanzato a Corigliano Calabro e un suo post “dedicato” all’attentatore di Palazzo Chigi originario di Rosarno dalle “colonne” di La27esimaOra, il blog del Corriere della Sera dedicato alle donne. «Luigi Preiti non aveva scelto di far parte dei cattivi, i cattivi sono ricchi, non sparano in giacca e cravatta, non sorridono davanti al sangue di un carabiniere», ha scritto scatenando in Calabria una vera e propria  sollevazione. «In circa 10 anni di esperienza – si legge sul suo profilo professionale di Linkedin – ho sviluppato le capacità necessarie per creare e implementare modelli di comunicazione interna/esterna efficace e di valore al fine di fornire una corretta immagine dell’azienda (identità, valori, attività) verso i clienti, le associazioni di categoria, le Istituzioni e gli Stake-Holders in genere allo scopo di migliorare la percezione del Brand e del suo Top Managment nella Business Community». Quale sarà il suo ruolo nella Commissione “trasparenza” scelta dal Papa ancora non è chiaro. Ma c’è da giurarci  che sentiremo molto parlare di lei e che farà “rigare dritto” i colleghi, illustri consulenti o revisori di istituzioni economiche vaticane o ecclesiastiche.

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