Gioca a ladri di biciclette con il ministro dell’Interno. L’idea non è brillante e Alfano in versione detective ritrova la bici grazie alla videocamera
Giocare a ladri di biciclette con il ministro dell’Interno in persona non è un’idea molto geniale. Può succedere che uno spacciatore provi a vendere una dose a un carabiniere in borghese o che un rapinatore sia tanto sfigato da cercare di scippare un agente di Polizia. Ma andarsela a cercare non sembra una trovata brillante, come ha fatto il ventottenne agrigentino che in vena di una goliardata – come si è giustificato – ha deciso di rubare una bicicletta da tremila euro con il particolare non proprio secondario che il veicolo è di proprietà del ministro dell’Interno in persona, Angelino Alfano, l’uomo da cui dipendono la Polizia di Stato, la vigilanza e il monitoraggio del territorio. Il bizzarro furto è accaduto qualche giorno fa. Il ministro si era concesso una vacanza lampo, aveva lasciato la sua bicicletta sul molo del porticciolo di San Leone, ad Agrigento, per una gita in mare a bordo della sua barca. Ma al ritorno dall’escursione al posto delle due ruote ha trovato la banchina vuota. Il giovanotto probabilmente sapeva che il proprietario della bici era il ministro dell’Interno, anche perché si era recato sul molo accompagnato dalla sua scorta, ma ha voluto tentare lo stesso il colpo. Rimanendo però incastrato dalle immagini carpite dalle telecamere di videosorveglianza, visto che il derubato non è esattamente uno qualunque. Un Alfano in versione detective per un giorno ha voluto visionare personalmente le immagini. Così il ladro è stato smascherato e denunciato per furto.